Polisonum
Filippo Lilli (Mottola, 1987), Donato Loforese (Castellaneta, 1984) e Federico Peliti (Roma, 1983).

Una Boccata d’Arte 2021, Polisonum, A cinque voci. Gesualdo (AV), Campania. Courtesy: Fondazione Elpis e Galleria Continua. Ph. ©Danilo Donzelli
È il collettivo che lavorerà nel borgo di Gesualdo, in Campania. Formato da Filippo Lilli (Mottola, 1987), Donato Loforese (Castellaneta, 1984) e Federico Peliti (Roma, 1983), nasce nel 2014 e unisce produzione sonora e arte visuale, alla performance e alle nuove tecnologie. Polisonum utilizza il suono come metodo e dispositivo di indagine per esplorare le metamorfosi nei luoghi della storia e della contemporaneità, nei paesaggi e nelle geografie. La sua ricerca è volta all’ascolto e all’interpretazione dei luoghi in cui opera, naturali o antropici, attraverso installazioni che si traducono nella restituzione di tracce sonore. Tra le mostre e i progetti più recenti: RAM – Radioartemobile e Fondazione VOLUME! a Roma, nel 2020; In Vitro Sound Art exhibition a Matera e Romaeruopa Festival – Digitalive a Roma nel 2019. Per maggiori info: www.polisonum.com
A cura di Threes Productions.
Il suo collaboratore Elpis è Angelica Tulimiero.
«A cinque voci è una composizione sonora per coro che si diffonde una volta al giorno per cinque minuti dalla torre del Castello di Gesualdo. Come un rituale laico, il suono segna un passaggio quotidiano e lascia evadere nel vento un frammento di storia dalle mura del Castello. Tre lunghi drappi bianchi fuoriescono dalla balconata in costante dialogo con il vento».
La mostra
A cinque voci
a cura di Francesca Ceccherini
A cinque voci è la composizione sonora che il collettivo Polisonum dedica al borgo di Gesualdo, piccolo comune millenario nel cuore dell’Irpinia che per cinque secoli ha accolto la dinastia normanna dei Gesualdo. Carlo Gesualdo, Principe di Venosa, è la figura alla quale la ricerca di Polisonum si rivolge: musicista e compositore visionario, madrigalista con doti rare, una figura complessa e centrale nella storia della sperimentazione musicale.
Un coro composto da soprano, mezzo soprano, contralto, tenore e baritono eseguono il verso Ahi disperata vita, anche titolo di un’opera del compositore Carlo Gesualdo, attraverso otto accordi che si intrecciano in maniera imprevedibile. Polisonum chiede infatti agli esecutori di tenere ogni accordo sino alla perdita del fiato, sino a quando la voce non si consuma, non si spegne, e il respiro trova nuovamente spazio per l’emissione di un altro suono.
Oltre alla performance che verrà eseguita dal vivo in occasione dell’inaugurazione il 27 giugno, un’installazione sonora nella torre centrale del complesso fortificato, ne riprodurrà una versione ridotta, due volte al giorno, fino alla fine di settembre.
Come un rituale laico che segna un passaggio quotidiano attraverso il suono, l’installazione sonora si compone anche di tre lunghi drappi bianchi che fuoriescono dalla balconata della torre: mossi dal vento o immobili, agitati, calmi, sono imprevedibili come il nostro stesso respiro.
Tutti i weekend fino al 26.09.2021, due volte al giorno, alle ore 11.20 e alle ore 18.40.
Il borgo
Gesualdo, Campania
41°00’22.2″N 15°04’17.1″E

Una Boccata d’Arte 2021, Polisonum, A cinque voci. Veduta panoramica di Gesualdo (AV), Campania. Courtesy: Fondazione Elpis e Galleria Continua. Ph. ©Danilo Donzelli
Gesualdo è un borgo di 3.483 abitanti nella provincia di Avellino, da cui dista 32km, in Campania. Noto come «città del principe dei musici» in memoria del Principe di Venosa e compositore di madrigali, Carlo Gesualdo, sorge nell’Irpinia centrale, fra la Valle di Ansanto e del fiume Ufita. Franco Battiato e Igor’ Fëdorovič Stravinskij gli dedicano opere musicali. Il Castello nasceva in età longobarda come avamposto difensivo, e si trasforma in dimora signorile a seguito del matrimonio tra Carlo Gesualdo e Eleonora D’Este.
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Si ringraziano: il collaboratore Elpis Angelica Tulimiero, il Sindaco Edgardo Pesiri, il Vicesindaco Gianfranco Bianco e il Preside Alfonso Cuoppolo.