Beatrice Celli
a cura di
Camilla Pinoli
San Sebastiano Curone (AL), Piemonte
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Esplorando i ponti che legano artigianato, folklore e meraviglioso, la mia pratica si manifesta in un corpus eclettico di sculture, performance, testi e installazioni alternando impulsività e recupero, cura e rituale.
Queste credenze, trasmesse dalle donne della mia famiglia in Abruzzo, aprono una breccia verso altri mondi normalmente inaccessibili e si materializzano come oggetti di culto contemporanei liberati da ogni dogmatismo religioso.

Beatrice Celli (L’Aquila, 1992) lavora fra Castelli e Marsiglia. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma e a quella di Urbino, ha trascorso un periodo di studi a Villa Arson a Nizza e nel 2019 è stata selezionata per l’École Offshore, programma post-universitario a Shanghai. Ha preso parte a numerose residenze, tra cui Thankyouforcoming, Kaunas Artists’ House, Kaunas (LT, 2021); Miramar, Procida (IT, 2022); In-ruins 2023, presso il Parco archeologico di Sibari (IT, 2023); ha vinto un grant della Société ADAGP francese per portare avanti la sua ricerca sulla stregoneria nei paesi italiani. Tra le mostre personali ricordiamo Le jardin des allégories, Villa Arson, Nizza (FR, 2021). Il suo lavoro è stato esposto presso: Fondazione Elpis, Milano (IT, 2024); MACTE, Termoli (IT, 2024); MACRO, Roma (IT, 2023); Centro di arte contemporanea Transpalette, Bourges (FR, 2023); MEMENTO, Auch (FR, 2023); EXPO, Villette, Parigi (FR, 2022); Sonnenstube, Lugano (CH, 2020); Kleine Humboldt Galerie, Berlino (DE, 2019).

San Sebastiano Curone (AL)
Piemonte

San Sebastiano Curone conta 547 abitanti e si trova lungo l'antica "Via del Sale" tra Mar Ligure e Pianura Padana. Il centro storico, con vicoli e piazze, conserva un fascino antico e suggestivo che rivela la sua storia, tradizionalmente legata alle attività artigianali e commerciali
Il paese vanta, infatti, le caratteristiche vie accuratamente selciate con i vecchi ciottoli di torrente e fiancheggiate da alte case a più piani, in alcune delle quali sono visibili portali in pietra scolpita del XVII secolo. I portali in pietra sono testimonianza del fiorente passato di San Sebastiano, così come la particolarità dell’abitato del paese stesso, che non ha case rurali, ma esclusivamente case civili per abitazioni e negozi.
Un castello, una piccola cappella dedicata a San Sebastiano, un edificio per la dogana alla Cascina Cabella e la presenza di posti di ristoro sulla via che da Piacenza conduceva a Genova, favorirono, tra il Quattrocento ed il Cinquecento, il sorgere di un abitato dipendente da Gremiasco nel Feudo Imperiale di Fabbrica Curone, retto prima dai Fieschi e successivamente passato ai Doria.
San Sebastiano Curone ha dato i natali a due importanti artisti e ospita oggi gli Archivi dedicati a Felice Giani, pittore neoclassico, che prestò la sua opera presso le più prestigiose corti, e Piero Leddi, esponente di primo piano dell'arte moderna italiana.