Caterina Morigi
a cura di
Matilde Galletti
San Ginesio (MC), Marche
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Nella mia ricerca porto l’attenzione alla materia, brulicante di vita, ponendola come territorio di unione e scambio. Per affrontare la sostanza delle cose mi servo di uno sguardo ravvicinato, senza tempo.
L’opera diventa un dispositivo mutevole e cangiante che serve per attuare ribaltamenti tra soggetto e cornice, e dare avvio a una moltitudine di immagini fluide differenti e soggettive.

Caterina Morigi (Ravenna, 1991) ha studiato Arti Visive all’Università IUAV di Venezia e Arti Plastiche a Paris 8 – Saint Denis. La sua pratica si concentra sui mutamenti vitali della materia; attraverso installazioni, sculture e immagini, individua e indaga le connessioni tra le sfere dell’umano e del naturale, innescando flussi carsici tra storia dell’arte, architettura e tecnologia. La sua ricerca la porta spesso a collaborare con l’ambito scientifico e a intrecciare altre discipline, come per Sea Bones, progetto vincitore della XII edizione di Italian Council, in cui collabora con le docenti di Matematica e Chimica dei Materiali dell’Università Cooper Union di New York, in partnership con la Quadriennale di Roma e la Fondazione Fotodok di Utrecht. Insegna all'Accademia di Belle Arti di Firenze e partecipa a residenze artistiche, tra cui alla Fondazione Bilbao Arte e Alchimie Culturali della Fondazione Bevilacqua La Masa e Confindustria Veneto. Il suo lavoro è stato esposto in istituzioni italiane e internazionali tra cui Palazzo Reale, Milano (IT, 2023); Art Rotterdam (NL, 2023); Video Sound Art Festival, Milano (IT, 2022); Fotografia Europea, Reggio Emilia (IT, 2022); Museo Nazionale della Montagna, Torino (IT, 2021); Villa Della Regina, Torino (IT, 2019); Fondazione Archivio Casa Morra, Napoli (IT, 2019); MAMbo, Bologna (IT, 2018); MAR, Ravenna (IT, 2015).

San Ginesio (MC)
Marche

San Ginesio è un borgo medioevale noto come il “Balcone dei Sibillini” per lo splendido panorama di cui gode, che spazia dal Monte Conero al Gran Sasso.
L’antico castello castrum esculanum, prese il nome di San Ginesio, mimo e musico romano del III secolo d.c. che subì il martirio sotto l’imperatore Diocleziano, oggi patrono degli attori e della gente di teatro, da qui il paese deriva la sua nomea di Borgo degli Attori.
Dal 2020, grazie al Ginesio Fest – Festival delle arti teatrali e al Premio San Ginesio all’Arte dell’Attore, il borgo è diventato punto di riferimento nella geografia dei festival italiani.
Numerosi sono i luoghi di rilevanza storico-artistica, nonostante i danni provocati dal sisma del 2016: dalle Mura castellane del XIV secolo che cingono il borgo per oltre 4 km,alla Piazza principale, dove affaccia la chiesa Collegiata, unico capolavoro marchigiano in stile romanico e gotico, all’Ospedale di S. Paolo, detto anche “dei pellegrini".
San Ginesio, oltre ad essere traI Borghi più Belli d’Italia, vanta prestigiosi marchi di qualità turistica e ambientale come la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano”e ospita numerosi eventi durante l’anno, tra cui le rievocazioni storiche come la “Battaglia della Fornarina” e il “Palio di San Ginesio”, il drappo che ogni anno si aggiudica il Rione vincitore del torneo cavalleresco.