Theodoulos Polyviou
Rosa Mystica
a cura di
Gabriele Tosi
Fosdinovo (MS), Toscana
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Nel 1628, la statua di un Angelo Annunciante, compagno della celebre Madonna Annunziata dell'Oratorio dei Bianchi, scompare misteriosamente da Fosdinovo. Dopo alcuni anni, nel 1676, emerge un’immagine dedicata alla Vergine: la Madonna del Rosario, della Chiesa di San Remigio.
La tradizione orale tramanda una particolare teoria secondo cui la statua dell'Immacolata potrebbe essere proprio l'angelo, non perso ma trasformato in Vergine per rispondere a nuove esigenze devozionali. Numerosi indizi visivi, anche approfonditi da recenti studi condotti dall'Università di Pisa, sostengono la suggestiva ipotesi.
La video installazione Rosa Mystica, realizzata con tecniche di scansione e animazione digitale, rappresenta questa versione degli eventi inscenando una mutazione eterna fra i corpi scultorei della Vergine di San Remigio e di un Angelo che nel XX secolo ha preso il posto di quello perduto.
Collocata su un altare della medesima chiesa dove si conserva la statua originaria, l’opera esplora le potenzialità delle nuove tecnologie di soddisfare il desiderio di relazionarsi alle immagini per percepire il trascendente.
Da secoli la comunità di Fosdinovo coltiva un senso di appartenenza mistico attraverso pratiche come il vestire le statue, lo svolgere processioni e il partecipare a confraternite. Nel corso del tempo, tali tradizioni hanno attirato l’attenzione del potere. Secondo le fonti, ad esempio, alla Madonna del Rosario era particolarmente devota Cristina Pallavicini, moglie del Marchese Ippolito Malaspina, che nel 1692 le donò una preziosa “veste bianca d’argento guarnita di trina d’oro e d’argento buono”.
A distanza di oltre tre secoli, Rosa Mystica offre alle statue un nuovo abito digitale. Il dono, che in questo caso non implica l’esclusività della ricchezza materiale, intende trasmettere alla comunità di domani un sentimento antico, aumentando la consapevolezza dello spazio sacro e ridefinendo il virtuale come un regno affine alla dimensione spirituale.


Opera esposta:

Theodoulos Polyviou e Loukis Menealou, Rosa Mystica, 2023. Installazione video site-specific, animazione digitale, 100 x 200cm.
Chiesa di San Remigio, via Roma 2, Fosdinovo

"ROSA MYSTICA", SI RIFÀ ALL'IPOTESI DI MUTAZIONE DELLA STATUA LIGNEA DELL'ANGELO ANNUNCIANTE NELLA MADONNA DEL ROSARIO. ADORNANDOLI CON ABITI DIGITALI, IL NOSTRO OBIETTIVO È QUELLO DI ONORARE I SISTEMI DI CONOSCENZA PROPRI DELLA COMUNITÀ DI FOSDINOVO E DI RIDEFINIRE IL VIRTUALE COME UN REGNO SPIRITUALE

Theodoulos Polyviou (Nicosia, Cipro, 1989) vive e lavora a Berlino. Nel 2014 si è laureato in Visual Communication al Royal College of Art di Londra. È cofondatore del project space Koraï, Cipro, che ha diretto per alcuni anni e nel 2020 ha co-curato Mediterranea 19 Young Artists Biennale. School of Waters, San Marino. Ha presentato il proprio lavoro in mostre personali, fra cui quelle al Kunstlerhaus Bethanien di Berlino e allo ZKM: Center for Art and Media di Karlsruhe; ha partecipato a numerose collettive fra cui il Padiglione di Cipro alla Biennale di Architettura di Venezia del 2021. Recentemente è stato artista in residenza presso KORA - Contemporary Arts Centre di Castrignano de’ Greci, dove ha sviluppato un progetto in collaborazione con Alfatih. A novembre 2023 è in programma al Bode Museum di Berlino la sua mostra personale Trasmundane Economies; Zypern Iconostasis. Per Una Boccata d’Arte 2023, Polyviou collabora con Loukis Menelaou (Cipro, 1997), architectural designer che vive a Londra dove frequenta l’ultimo anno di Architectural Studies al Barlett School of Architecture, UCL.

LA VIDEO INSTALLAZIONE REALIZZATA CON TECNICHE DI SCANSIONE E ANIMAZIONE DIGITALE, ESPLORA LE POTENZIALITÀ DELLE NUOVE TECNOLOGIE DI SODDISFARE IL DESIDERIO DI RELAZIONARSI ALLE IMMAGINI PER PERCEPIRE IL TRASCENDENTE

Fosdinovo (MS)
Toscana

Fosdinovo è un borgo di crinale di circa 4500 abitanti, in una bellissima posizione sulla Val di Magra e sovrastato dal castello dei Malaspina attorno al quale si è sviluppato il paese. Risalente al XII secolo, è stato residenza e centro politico della famiglia e la tradizione racconta che nelle sue sale è stato ospitato anche Dante Alighieri. Oggi è aperto al pubblico e si possono visitare gli appartamenti ducali e alcuni tratti della rocca medievale. Agli inizi di luglio il borgo regala suggestive atmosfere medievali grazie alla tradizionale rievocazione storica. La singolare posizione, fra il mare e l’interno appenninico e apuano, offre un clima molto vario in grado di favorire colture costiere e montane. Sono noti il Vermentino, l’olio extravergine di oliva, il miele D.O.P. della Lunigiana e il Pomo Rodelo, un tipo di mela autoctona. Fosdinovo è immerso nella natura e il suo territorio offre una ricca rete di sentieri per escursioni come il Sentiero dei Ducati e una porzione della Via Francigena dove si trova il monumento sepolcrale quattrocentesco di Galeotto Malaspina. Attraverso questa famosa via si diffuse il culto francese di San Remigio a cui è dedicata la chiesa parrocchiale.

Si ringrazia: L'amministrazione, la Sindaca Camilla Bianchi e l'Assessore Antonio Moriconi. La Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli, Don Emanuele Borserini, Bruno Michelucci, Daniele Bonotti, Sonia Lazzari. Il personale del castello e Lorenzo Ricci. Enrico Corona, Li Gabriel, Cristina Caraffa, Fiorella Spadaccini.