Adji Dieye
Can you see me? Mi vedi? Kannst du mich sehen?
a cura di
Valerio Panella
Magrè sulla Strada del Vino / Margreid an der Weinstraße (BZ), Trentino-Alto Adige / Südtirol
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L’artista, ispirata dalla figura dell’insegnante Angela Nikoletti (Magrè sulla Strada del Vino, 1905 – 1930), sviluppa il suo progetto attorno al tema dell’educazione come forma di resistenza alle oppressioni etnico-culturali. Durante il periodo fascista, Nikoletti organizzava le Katakombenschulen, scuole clandestine in lingua tedesca, per garantire ai bambini la possibilità di studiare la loro lingua madre vietata dal regime. La storia di Nikoletti è affine a quella di tante altre donne che nei secoli hanno combattuto contro le egemonie culturali coloniali con l’insegnamento e la promozione della lingua madre. Adji Dieye racconta questa storia di resistenza attraverso cinque narrazioni analoghe. Con un approccio pedagogico, il progetto si configura come un gioco: cinque grandi forme geometriche, installate nei giardini pubblici, accolgono i loro ritratti dietro i quali i bambini possono nascondersi e scoprire le loro vite

Opera:

01. Adji Dieye, Can you see me? Mi vedi? Kannst du mich sehen?, 2024. Stampa UV su rame e ottone, legno, dimensioni variabili.
Parco Angerle, Vicolo Parrocchia (al parco si accede dal parcheggio dietro al Municipio)

Attraverso la mia pratica esamino come la formazione di un’epistemologia nazionale basata su un immaginario di progresso informi la percezione di noi stessi e delle nostre identità collettive.
Nel corso degli anni, il mio lavoro ha coinvolto l'osservazione e l'intersezione di elementi come gli archivi nazionali, l’architettura urbana e la pubblicità.

Adji Dieye (Milano, 1991) è un artista multidisciplinare che vive e lavora tra Milano e Dakar. Ha conseguito una laurea triennale in Nuove Tecnologie dell'Arte all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e un Master in Arti Visive all’Università delle Arti di Zurigo, Svizzera. La sua pratica esamina le forme di costruzione delle epistemologie nazionali osservando gli spazi pubblici e istituzionali attraverso materiali d’archivio, architettura e pubblicità. Tra i suoi principali temi di ricerca emerge un particolare interesse nella relazione tra un immaginario collettivo nazionale inscritto in un’idea di progresso e la sua influenza nella comprensione dell’io e dell’identità collettiva. Il suo lavoro è stato esposto in diverse istituzioni, tra cui: Museum of Modern Art, Varsavia (PL, 2024); Fotomuseum, Winterthur (CH, 2023); Fondation H, Parigi (FR, 2023); C/O Berlin, Berlino (DE, 2021); Biennale d’Arte Contemporanea di Lione (FR,2022); Dak'Art Biennale, Dakar (SEN, 2022); Rencontres de Bamako (MLI, 2022); Foam Museum, Amsterdam (NL, 2020); Kunsthalle Wien, Vienna (AT, 2020).

Magrè sulla Strada del Vino / Margreid an der Weinstraße (BZ)
Trentino-Alto Adige / Südtirol

Magrè sulla Strada del Vino / Margreid an der Weinstraße è uno dei più suggestivi paesi vinicoli del Sudtirolo e si trova nella Bassa Atesina, nel territorio della Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige, che confina con il Trentino.
Menzionato per la prima volta soltanto nel 1182, Magré vanta un insediamento precoce, come testimoniano i numerosi reperti archeologici risalenti al periodo romano. Il centro storico è perfettamente intatto e conta innumerevoli residenze signorili. Lo stile architettonico è caratterizzato da elementi gotici, rinascimentali e barocchi. Portali in pietra, finestre a doppio arco, scale a vista, logge e inferriate ornamentali trasmettono al paese un carattere del tutto particolare.
Il comune si estende su circa 14 km², suddivisi in 166 ettari di vigneti e 188 ettari di meleti. Il paese di Magrè si trova a 207 metri s.l.m, mentre l’unica frazione di Favogna di Sotto si trova a 1.260 metri di altitudine, sovrastando la valle dell’Adige.
La popolazione di Magrè, secondo l’ultimo censimento effettuato, è per l’84% di lingua tedesca e per il 16% di lingua italiana. Circa il 30% dei 1.331 abitanti vivono di frutticoltura e viticoltura. Magrè vanta varie cantine vinicole ed un importante consorzio di frutticoltori che raccoglie la frutta di prima scelta dei contadini.

Si ringrazia: Sindaco Andreas Bonell, Segretario Comunale Walter Boaretto, Responsabile delle manutenzioni David Marchiori. Un ringraziamento particolare a Kathrin Oberrauch per il sostegno; Stefan Emmenegger per il suo contributo intellettuale e le traduzioni; Eleonora Pedrotti e Angelica Pedrotti; la falegnameria Carpentari Omar, Navarini Rame e Digital Carton.