Antonio Della Guardia
Ai camminatori di storie
a cura di
Matthew Noble
Morgex (AO), Valle d'Aosta
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Il progetto realizzato da Antonio Della Guardia per il borgo di Morgex in Valle d’Aosta, si focalizza sul legame che gli abitanti del luogo hanno con la valle, e in particolar modo sulla loro viscerale tradizione d’intaglio del legno. Una lavorazione istintiva di pura necessità espressiva e personale che, scaturita da un’endemica relazione con la montagna, celebra il materiale legnoso come l’anima distintiva di appartenenza territoriale.

Partendo da questa influenza sia estetica che culturale, il progetto dell’artista si struttura attraverso la realizzazione di sette sculture uniche. Dei bastoni da passeggio realizzati in varie tipologie di legno con forme e altezze differenti, caratterizzati ognuno dalla presenza di oggetti realizzati in alluminio che danno indicazioni performative da compiere incise lungo lo stelo. Le sculture, installate in vari punti del borgo e sorrette da strutture minimali in acciaio ancorate al terreno, possono essere prese dagli abitanti del borgo e usate durante l’esplorazione in montagna, per poi essere riposizionate nello stesso punto al ritorno. Pensate per ogni giorno della settimana, ciascuna è la matrice di azione per differenti attività pensate da svolgere appositamente per essere svolte nelle montagne della Valle d’Aosta. Funzionali in quanto bastoni di aiuto agli esploratori, le sculture si trasformano durante il cammino in strumenti di evocazione immaginifica. Delle entità che danno vita a delle poetiche pratiche performative da compiere sul mondo, in cui la connessione tra l’attuante e l’ambiente determina l’apertura di una volontà processuale di cura, mirata a rimodellare le trame temporali della realtà.

Opere permanenti:

Antonio Della Guardia, Ai camminatori di storie #1, 2022, legno, alluminio, smalto, 200 x 15 x 20 cm.

Morgex (AO), Valle d’Aosta

È FORSE DALLE MONTAGNE DELLA VALLE CHE SI ENTRA NEL CIELO PIÙ VERO, PER QUESTO È IMPORTANTE CUSTODIRNE L’IMBOCCO E AIUTARE I CAMMINATORI A TROVARLO

La ricerca di Antonio Della Guardia (Salerno, 1990) si focalizza sui condizionamenti imposti dal lavoro contemporaneo sul corpo, sui processi cognitivi e sulle sfere più intime della vita privata, rilevandone i segni e allo stesso tempo immaginando forme e strategie poetiche di emancipazione condivisa.

Tra le sue mostre personali: Per un prossimo reale, Fondazione Pastificio Cerere, Roma (2021); La luce dell’inchiostro ottenebra, Galleria Tiziana Di Caro, Napoli (2018); Index, Studioconcreto, Lecce (2018). Tra le sue mostre collettive: Burning Speech, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2021); Panorama, Procida (2021); There is no time to enjoy the sun, Fondazione Morra Greco, Napoli (2021); The corrosion of character, l’uomo flessibile, Izolyatsia Platform for Cultural Initiatives, Kiev (2019); Kizart, festival di videoarte, MAXXI, Roma (2019), Samoupravna interesna zajednica u galeriji waldinger, Galleria Wladinger, Osijek (2018); Mind the gap, Associazione Barriera, Torino (2018); Sensibile comune, le opere vive, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2017); Disio, nostalgia del futuro, La Caja, Caracas (2017). Del 2016 è la residenza alla Fondazione Antonio Ratti di Como.

FUNZIONALI IN QUANTO BASTONI DI AIUTO AGLI ESPLORATORI, LE SCULTURE SI TRASFORMANO DURANTE IL CAMMINO IN STRUMENTI DI EVOCAZIONE IMMAGINIFICA. DELLE ENTITÀ CHE DANNO VITA A DELLE POETICHE PRATICHE PERFORMATIVE DA COMPIERE SUL MONDO

Morgex (AO)
Valle d'Aosta

Con circa 2.000 abitanti, Morgex è un comune situato a oltre 900 metri di altitudine in Valdigne, nella Valle d’Aosta nordoccidentale. I primi abitanti della Valdigne furono i Salassi, popolazione di origine celtica che dovettero poi soccombere al dominio romano. Dall’XI secolo, sotto il dominio dei Conti di Savoia, Morgex trascorse un lungo periodo di stabilità e libertà. Sono ancora visibili le tracce di quell’epoca: la Casaforte dei Bozel al Villair, il Castello Pascal a La Ruine e la Tour de l’Archet, al centro del capoluogo. La Torre eretta intorno al 998 d.C. è una delle più antiche della regione: con i suoi 21 metri di altezza costituisce il nucleo più antico del castello di Morgex, presidio di fondovalle sulla via per la Francia. Oggi è sede della Fondazione Centro di studi storico-letterari “Natalino Sapegno”, istituita in memoria dell’omonimo professore, critico letterario e storico tra i maggiori studiosi del Trecento letterario italiano.

Morgex ospita i vigneti più alti d’Europa che si estendono fino a 1200 metri slm. Qui si produce il “Blanc de Morgex et de La Salle” e il “Chaud de lune” i cui grappoli vengono vendemmiati a temperature inferiori allo zero. Il borgo si contraddistingue anche per la sua produzione di prodotti di eccellenza come la fontina, lo zafferano, il miele, le mele, i cereali, le trote di montagna ed è altresì presente una storica torrefazione di caffè. Morgex offre una grande varietà di percorsi per gli amanti del trekking in montagna. Percorrendo i sentieri si può ammirare la bellezza dei paesaggi montani: il lago d’Arpy, il lago Licony o la Riserva naturale del Marais, dove è possibile avvistare nelle stagioni migratorie, diverse specie di uccelli acquatici.

Si ringraziano: Proloco di Morgex, Consiglio Comunale di Morgex, Biblioteca di Morgex, Fondazione Centro di studi storico-letterari Natalino Sapegno, tutti i fornitori e produttori che hanno offerto i loro prodotti locali per il rinfresco, Antonio Del Giudice, Fonderia Nolana Del Giudice.