Non è solo fantascienza. Ogni anno sul pianeta precipitano 5.200 tonnellate tra meteoriti e polvere cosmica, lasciti di comete e asteroidi. Così potrebbe essere iniziata la vita sulla Terra, con germi alieni che hanno viaggiato a cavallo di corpi celesti in collisione. È la teoria della Panspermia, come spore o semi spostati dal vento che depositandosi trasformano ogni luogo.
Poi i funghi, i miceli! Grazie alla loro capacità unica di consumare rocce e minerali per estrarne i nutrienti, hanno spianato la strada all’evoluzione e alle piante. Vivono in simbiosi con il mondo vegetale e attraverso un infinito reticolo sotterraneo fanno circolare informazioni e nutrimenti.
Questa cooperazione tra le specie garantisce la biodiversità; è la fluidità della natura tra regni diversi che alimenta la vita sul pianeta, come la fantasia umana.
Per Una Boccata d’Arte, Natália Trejbalova riformula questi concetti attraverso una narrazione fantascientifica e porta avanti la sua ricerca artistica, intrecciando scienza e biologia con le caratteristiche del luogo. Eccezionale nel borgo di Neive è la ricchezza del sottosuolo, dove la composizione del terreno cambia quasi da ettaro a ettaro. Per questo motivo le vigne delle Langhe sono così preziose e trasformano il paesaggio in una splendida monocultura vitivinicola, contornata da file di noccioli sotto cui nascono i tartufi. La biodiversità è stata addomesticata da secoli di antropizzazione per produrre il meglio del territorio ma non mancano le anomalie, come la Spiaggia dei Cristalli del fiume Tanaro.
Pic nic sul ciglio della strada prende il titolo dal celebre romanzo di fantascienza del ‘72 dei fratelli Strugackij. Come nel libro, dove alcune “Zone” sono state trasformate da artefatti lasciati dagli alieni, qui la strada e il davanzale di una finestra della Torre dell’Orologio sono stati contaminati da semi e spore. Gruppi spontanei di piante autoctone sfondano la pavimentazione insieme a una serie di sculture in vetro dalle forme metamorfiche, interspecie tra funghi e vegetali. È un’installazione che nasce dal suolo di Neive, sul ciglio della strada, tra spontaneità, biodiversità, fragilità degli ecosistemi, forza e fluidità della natura.
C'È UNA APPARENTE PERFEZIONE NELLE LANGHE, L'ORDINE GEOMETRICO DEI VIGNETI, L'ARMONIA, LE COLLINE PACIFICHE CON I BORGHI MEDIEVALI. NON C'È NIENTE PIÙ INCONTROLLABILE DELLA CONTINUA COLLABORAZIONE INTERSPECIFICA DELLA NATURA NEI TENTATIVI DI RISTABILIRE IL SUO ORDINE FAVOREVOLE
Natália Trejbalová (Košice, 1989) vive e lavora a Milano. Ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e successivamente, a Milano, cinema e video alla Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte di Brera. La sua pratica artistica multidisciplinare non lascia spazio ai confini tra i media, utilizzando lo stesso approccio sia che si tratti di video, oggetti, disegno, fotografia, performance o altro ancora.
Ha partecipato a varie mostre collettive e personali in diverse istituzioni e spazi come Power Station of Arts, Shanghai (CN), Fotomuseum Winterthur (CH), Quadriennale di Roma (IT), Galleria Regionale d’Arte di Liberec (CZ), L’Esprit Nouveau (IT), 35m2 (CZ), PAV Torino (IT), Galleria Regionale d’Arte di Pardubice (CZ), Enclave Projects (GB), Gossamer Fog (GB), Galerie Charlot (FR), Fondazione Pini (IT) e altri. Le sue recenti mostre personali includono Isle of the Altered Sun at A Promise of Kneropy (2021), Bratislava, Slovacchia, About Mirages and Stolen Stones (2020) al Case Chiuse HQ, Milano, e improvvisamente l’apparizione era sparita, lontana (2020) presso XY, Olomouc, Repubblica Ceca. I suoi video sono stati presentati in diversi importanti festival e istituzioni, come Mudam – Lussemburgo e presto anche al Palais de Tokyo, Parigi. Trejbalová è stata anche invitata in residenza da istituzioni internazionali come Schafhof-Europäisches Künstlerhaus Oberbayern (Freising, 2021); Kunststiftung Baden-Württemberg (Stoccarda, 2018); VIR ViaFarini in Residence (Milano, 2017); AIR Futura (Praga, 2016); SÍM Reykjavík (Islanda, 2015). Ha anche partecipato ad Arte Visione Lab 2019 e nel 2021 ha vinto il XXVI Premio Gallarate per il suo video About mirages and stolen stones, 2020. Natália Trejbalová fa anche parte del duo artistico Bellagio Bellagio.
"PIC NIC SUL CIGLIO DELLA STRADA" PRENDE IL TITOLO DAL CELEBRE ROMANZO DI FANTASCIENZA DEL ‘72 DEI FRATELLI STRUGACKIJ. COME NEL LIBRO, DOVE ALCUNE “ZONE” SONO STATE TRASFORMATE DA ARTEFATTI LASCIATI DAGLI ALIENI, QUI LA STRADA E IL DAVANZALE DI UNA FINESTRA DELLA TORRE DELL’OROLOGIO SONO STATI CONTAMINATI DA SEMI E SPORE
Neive è un comune di circa 3.000 abitanti della provincia di Cuneo, abitato fin dal Neolitico, circa 5000 anni fa. Sotto l’impero di Carlo Magno, il paese fu ceduto come feudo. Alla caduta del Sacro romano impero, arrivarono gli Ungari e poi i Saraceni. Nel 1274, a causa
di una lite tra Asti ed Alba, il castello di Neive fu preso d’assalto
e distrutto per dispetto. Dal 1560, dopo circa 17 anni di usurpazione francese, tornò nelle mani dei Savoia, con Emanuele Filiberto e suo figlio Carlo Emanuele I. Nel 1618, sotto il suo regno, Neive divenne feudo assegnato al conte Vittorio Amedeo Dal Pozzo che assunse il titolo
di primo conte di Neive. Con Casa Savoia, Neive, seguì le sorti del regno fino alla costituzione della Repubblica Italiana.
Dimore signorili come quella settecentesca dei Conti di Castelborgo (1751) e l’arciconfraternita di San Michele, realizzata tra 1759 e 1789
in stile barocco sabaudo, sono ad opera dell’architetto neivese Giovanni Antonio Borgese. La dimora più antica del borgo è Casa Cotto, risalente agli inizi del XIII secolo, una casa- forte appartenente a una ricca famiglia di banchieri. Dello stesso periodo è la vicina Torre dell’Orologio (1224), costruita sotto il dominio del comune di Asti.
In questo ristretto ambito collinare, a cavallo tra Langhe e Monferrato, cresce il pregiato tartufo d’Alba.