Stella Rochetich
gli alberi non vagano
a cura di
Gabriele Tosi
Pratovecchio Stia (AR), Toscana
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Inaugurazione: sabato 28.06.2025, h 18.00, Piazza Jacopo Landino, Pratovecchio Stia (AR)

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Chi vive a Pratovecchio Stia racconta un territorio in cui cultura materiale e spirituale si intrecciano, un luogo storico di preghiera ed economie boschive che oggi coltiva una nuova relazione con la foresta. L’opera si ispira a una presenza silenziosa dei boschi casentinesi: l’osmoderma eremita, insetto raro che vive nel legno in decomposizione, nei tronchi cavi degli alberi caduti. La sua esistenza, invisibile per la maggior parte dell’anno, si rivela solo durante il periodo estivo, quando emette un feromone intenso, progettato per attrarre e farsi trovare. Una Boccata d’Arte coincide con il suo periodo di emersione e accoppiamento: in questa stagione di fertilità e contatto — quando la manifestazione entra nel suo ciclo vitale — anche il borgo sembra essere “in amore”, in uno stato di apertura e attrazione. L’artista immagina una scultura-diffusore olfattivo da collocare nella fontana dismessa di Piazza Vecchia. L’opera non altera la struttura esistente, ma la abita, come l’insetto nel tronco cavo. Chi si avvicina può raccogliere l’odore tramite bastoncini in legno locale.
Il public program è realizzato con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

Opera:
01.
Stella Rochetich, gli alberi non vagano, 2025, scultura diffusore di profumo su arredo pubblico inattivo, legno, odore (y- decalactone), 70 x 70 x 70 cm.Piazza Jacopo Landino, Pratovecchio Stia (AR)

Borgo
Pratovecchio Stia (AR)
Inaugurazione
28.06.2025
Luogo
Piazza Jacopo Landino
Ora
16:00

IL TEMPO DI VITA DEL BORGO TENTA DI COINCIDERE CON IL TEMPO DI VITA DEL BOSCO.ㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤ

Stella Rochetich (Roma, 1997) è un’artista multidisciplinare che vive e lavora a Roma. Nel 2018 consegue il diploma triennale in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove completa anche il corso magistrale nel 2021. Nello stesso anno co-fonda l’artist-run space Porto Simpatica. La sua ricerca si concentra principalmente sul senso dell’olfatto, inteso come filo invisibile capace di tessere nuovi immaginari, dove memoria, identità, relazione e archivio si intrecciano. Nel 2024 partecipa alla quarta edizione del Lab For New Imaginations presso il MACRO - Museo di Arte Contemporanea Roma e alla mostra collettiva Great Expectations presso SPAZIOMENSA, a Roma. Tra il 2024 e il 2025 è artista in residenza presso la Cité Internationale Des Arts di Parigi.

Pratovecchio Stia (AR)
Toscana

Pratovecchio Stia, sede del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, è situato nell’alto Casentino, in prossimità delle sorgenti del fiume Arno. Terra di castelli, pievi romaniche, terrecotte robbiane, luoghi danteschi e piccoli borghi circondati da foreste secolari, conserva importanti vestigia medievali: dalla maestosa torre di Porciano al castello di Romena, citato da Dante nel XXX canto dell'Inferno, fino al Palagio Fiorentino di Stia, oggi sede di una raccolta d’arte contemporanea. Borghi, piazze e portici caratterizzano il centro di Pratovecchio, la cui architettura esprime una storia di fede, testimoniata dalla presenza del Monastero di S. Giovanni Evangelista e della Propositura del SS. Nome di Gesù. Nelle vicinanze la Pieve di S. Pietro a Romena è una delle maggiori testimonianze dell'architettura romanica in Casentino. 
Il centro di Stia è raccolto intorno alla splendida Piazza Tanucci sulla quale si affaccia la pieve romanica di S. Maria Assunta. Al suo interno sono conservate opere di Bicci di Lorenzo e Andrea della Robbia, le cui terrecotte policrome sono custodite anche nel quattrocentesco Santuario di S. Maria delle Grazie, edificato lungo la strada per il Mugello a 4 km da Stia.
Mirabile esempio di archeologia industriale, lo storico lanificio di Stia, fino alla metà del XX secolo una delle principali realtà tessili italiane, è sede del Museo dell’Arte della Lana, centro di diffusione della cultura della lavorazione della lana ed in particolare del Panno Casentino, tessuto dal caratteristico “ricciolo”, simbolo di eleganza e raffinatezza.
Di particolare interesse sono inoltre Molin di Bucchio, primo mulino dell’Arno e il sito archeologico del Lago degli Idoli, importante santuario etrusco sul Monte Falterona in prossimità delle sorgenti dell’Arno.


Si ringrazia: Sindaco Luca Santini, Assessore Massimo Martini, la responsabile Francesca Del Cherico, Direttore del Parco Nazionale Andrea Gennai, Denise Vangelisti e Stefano Freschi, Ceramiche Gatti, Falegnameria Mencattini, Maria Gemma Bendoni, Simone Maglioni, Andrea Squillantini, Marco Taddei.
Gabriele Tosi

Gabriele Tosi (1987) è curatore e manager della cultura. Combina competenze teoriche e organizzative con un approccio sperimentale e operativo. In collettivo dirige le organizzazioni Toast Project a Firenze e Megadue a Bologna, attive nella scena indipendente. Cura il programma Climatica per Alchemilla a Bologna e insegna all’Istituto Marangoni di Firenze.
Tra i progetti recenti: Italia Zokugo, Istituto Italiano di Cultura, Tokyo; Adesso no, Manifattura Tabacchi; Mezz’aria, Palazzo Fabroni, Pistoia.
Per una Boccata d’Arte in Toscana, ha curato i progetti di Theodoulos Polyviou a Fosdinovo (2023) e di Villiam Miklos Andersen a Serre di Rapolano, frazione di Rapolano Terme (2024).