Tommaso Spazzini Villa
Il pomeriggio della vita
a cura di
Michele Tiberio
Castropignano (CB), Molise
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“Il pomeriggio della vita è colmo di significato proprio come il mattino.”

C. G. Jung in Opere Complete vol. 7, Par 114

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Il fiume Biferno si snoda al centro del Molise in un territorio di boschi, valli e montagne, costellato di piccoli paesi; seguendo le sue anse all’improvviso ci si imbatte in Castropignano, che si erge in una posizione sopraelevata dominando la valle. Tommaso Spazzini Villa è arrivato in questo luogo alla fine di febbraio, il freddo era pungente e gli alberi erano coperti da una sottile coltre di neve. Castropignano ha un maestoso castello di epoca Normanna: la costruzione del castello d’Evoli risale al 1362, voluto dall’omonima famiglia, si trova su una rocca a strapiombo sulla valle del Biferno, un pennone di roccia che osserva dall’alto i boschi di faggi e querce dove un tempo vivevano i Sanniti. Il castello, una volta brulicante di vita, è ormai diroccato, logorato dal tempo e dall’abbandono, il piano superiore è senza il tetto, ma la maestosa struttura si percepisce nella sua interezza: è un gigante monolitico che si estende dalla nuda roccia, sembra riposare a guardia del paese. In questo luogo Tommaso Spazzini Villa ha deciso di concentrare il suo lavoro. L’artista si è nutrito dell’energia del luogo e si è interrogato sul legame che si sarebbe inevitabilmente creato tra lui e il castello: che relazione può̀ nascere quando l’artista abita gli spazi con il suo lavoro? Tommaso Spazzini Villa ha voluto creare un legame di vita concreto e non astratto, non concettuale ma fortemente fisico. Negli spazi del castello torna a battere per tre mesi un cuore pulsante e vivo, il battito dell’artista si irradia nello spazio ingombrante nella sua immaterialità̀, una luce si accende e spegne scandita dal suono del battito. In una stanza interna, il grande disegno Senza titolo [Radice] ci parla dell’interiorità̀ e di un legame intimo e invisibile. Continuando, le due opere sulle torri invitano il visitatore a sentire e vedere attraverso gli occhi e le orecchie dell’artista che è diventato parte integrante del castello. Un essere unico in cui non si può̀ più̀ distinguere il castello immobile di pietra dall’essere umano che lo vive con le sue opere.

Opere permanenti:

01. Tommaso Spazzini Villa, Senza titolo [Paesaggio sonoro], 2022, installazione, audio, ceramica, ferro, 140 × 150 cm

Castropignano (CB), Molise

02. Tommaso Spazzini Villa, Con questi occhi guardami, 2022, scritta in ferro battuto, 85 x 350 cm

Castopignano (CB), Molise

UN CASTELLO ABBANDONATO DA DUE SECOLI CON ALLE SPALLE CINQUE SECOLI DI VITA BRULICANTE. UOMINI E DONNE L'HANNO VISSUTO - NASCITE, AMORI E MORTI NE HANNO SCANDITO L'ESISTENZA. DA DUE SECOLI REGNA IL SILENZIO E L'ABBANDONO. PIETRE COME OSSA DI UNO SCHELETRO ABBANDONATO AL POMERIGGIO DELLA SUA VITA. PER 100 GIORNI TORNA A BATTERE UN CUORE, UN CUORE CHE VIVE A DISTANZA MA LA CUI ECO RISUONA TRA LE MURA DEL CASTELLO. UNA PULSAZIONE CHE RICORDA LA VITA CHE LO ABITAVA. LE FINESTRE DIVENTANO OCCHI ATTRAVERSO LO SGUARDO DEL VISITATORE, LE TORRI LUOGHI DI ASCOLTO DEL PAESAGGIO SONORO CIRCOSTANTE, LE STANZE MOMENTI INTERNI CHE ASPETTANO DI ESSERE VISSUTI

Tommaso Spazzini Villa (Milano, 1986) è un giovane artista italiano che vive e lavora a Roma. Ha studiato Economia all’Università Bocconi di Milano, si è laureato in Storia dell’Arte all’Università La Sapienza e si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma. Durante i suoi studi all’Accademia, Villa Spazzini si è concentrato sulla tecnica del disegno, mezzo di alcune delle sue serie più̀ importanti fino ad oggi, tra cui Radici e Impronte.
Ancora all’inizio della sua carriera, Spazzini Villa ha tenuto mostre personali alla Galleria Volta (Basilea, 2017), alla Galleria Satchii (Londra, 2016) e alla Galleria ProjectB (Milano, 2016). Tra le mostre collettive: Oro d’Italia (Roma e New York, 2019), Yia Art Fair (Parigi, 2015), START (Satchii Gallery, Londra, 2015) e Istanbul Contemporary (Istanbul, 2014).

NEGLI SPAZI DEL CASTELLO TORNA A BATTERE PER TRE MESI UN CUORE PULSANTE E VIVO, IL BATTITO DELL’ARTISTA SI IRRADIA NELLO SPAZIO INGOMBRANTE NELLA SUA IMMATERIALITÀ, UNA LUCE SI ACCENDE E SPEGNE SCANDITA DAL SUONO DEL BATTITO

Castropignano (CB)
Molise

Castropignano è un pittoresco borgo medievale di circa 1.000 abitanti della provincia di Campobasso, adagiato su un costone roccioso, a 612 metri di altitudine, da cui domina la valle del fiume Biferno. Le origini del paese sono molto antiche: la presenza di resti di mura in pietra del IV secolo a.C. attestano la presenza in loco di una fortezza sannitica. Testimonianze della successiva dominazione romana sono, invece, i ruderi di due ville rinvenute a valle dell’abitato.

A 3 km dal paese si trova la frazione di Roccaspromonte, spettacolare borgo arroccato su un crinale roccioso molto panoramico. Nel 1777 a Roccaspromonte fu rinvenuta una statua in terracotta di Athena databile V secolo a.C., oggi esposta nel Kunsthistorisches Museum di Vienna.

A Castropignano è possibile visitare la trecentesca chiesa di Santa Maria della Pietà con un bel portale coevo e il Santuario della Madonna del Peschio, una bellissima chiesa en plein air, la cui cupola è il cielo e le mura le querce del bosco. Il centro storico ha le caratteristiche del borgo medievale: attraverso un dedalo di viuzze che si inerpicano verso la sommità̀ del colle, si incontra la torre campanaria, i resti della torre dell’orologio baronale.

Si ringraziano il Sindaco Nicola Scapillati, il Consigliere comunale Fabiola Luciani, tutta l'amministrazione di Castropignano per l'assistenza e il sostegno, Vittorio Palombo, Sandra Palombo e il centro Tartufi Molise per il rinfresco dell'inaugurazione.