Dessislava Madanska
INTANGIBILE
a cura di
Veronica Siciliani Fendi
Fumone (FR), Lazio
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Dessislava va a Fumone: questo incontro inaspettato tra l’artista e l’Olimpo di Ciociaria – Curzio Malaparte aveva definito così Fumone nella prima metà del Novecento – che sembra l’incipit di un racconto surreale di Raymond Queneau, sfocia in un progetto ideato appositamente per Una Boccata d’Arte. Le sculture che l’artista ha realizzato per l’intervento artistico, nate dalla sua esperienza percettiva nel borgo medievale, creano un percorso all’interno di questo luogo che sembra rimasto cristallizzato nel tempo. Qui l’élan vital sembra essersi esaurito e persino il fontanile posto nella piazza principale appare fermo da anni.
L’artista agisce sperimentando tecniche e materiali diversi, come il basalto siciliano e il quarzo rosa, innescando un processo alchemico tra le opere e il luogo in cui sono ospitate. La prima scultura, Solid and void, si erge ai piedi del palazzo che giace in stato di abbandono in Via Torricelle ed è ispirata ad una cava di calcare locale. È composta da una lastra di plastica termoformata su una roccia che lascia intravedere il vapore acqueo pigmentato al suo interno, come la foschia che avvolge Fumone d’inverno. Alla base vi è una grande struttura in basalto siciliano. La seconda scultura, Soundscape, si trova ai piedi del campanile della Collegiata di Maria SS. Annunziata: l’artista ha voluto riprodurre il suono delle campane attraverso un processo meccanico che lascia cadere le goccioline d’acqua su una lamiera metallica in sequenza casuale. La terza scultura, Mist-y creature, si staglia sul paesaggio sottostante ed è composta da basi in quarzo rosa che sorreggono un tubo ondulato da cui fuoriesce del vapore che si disperde nell’aria. Dessislava Madanska interviene nel borgo di Fumone sia a livello dimensionale che materico. Le sculture viventi incuriosiscono sia i visitatori che gli abitanti, con l’intento di ricreare un’esperienza multisensoriale.

QUANDO LAVORO SU UN PROGETTO D'ARTE PRENDO SEMPRE IN CONSIDERAZIONE LA PERCEZIONE, LA PSICOLOGIA, L'ESPERIENZA DEL TERRITORIO. LE TRE SCULTURE CHE HO CREATO PER IL BORGO DI FUMONE RAPPRESENTANO L'ESPERIENZA SENSORIALE CHE HO AVUTO DURANTE LA NOSTRA VISITA AD APRILE. IL FUMO, LA NEBBIA, IL SUONO DEL CAMPANILE SONO ALCUNI TRA GLI ELEMENTI CHE HANNO ISPIRATO IL MIO PROCESSO CREATIVO E HANNO DATO VITA ALLE MIE CREAZIONI. L'IMMATERIALE E L'INTANGIBILE IN QUESTO MODO SONO DIVENTATI I PROTAGONISTI, MENTRE LA PARTE TANGIBILE È COSTITUITA DAI MATERIALI COME LA PIETRA E L'ACCIAIO CHE SI POSSONO RISCONTRARE ANCHE NEL BORGO

Dessislava Madanska (Smolyan, 1991) è un'artista bulgara. Si è formata in Architettura (BArch, Mendrisio Academy of Architecture/AR-CHIP), Product design (MA, Sir John Cass Faculty of Art, Architecture and Design) e Spatial design (MFA, KONSTFACK), ha studiato e lavorato a livello internazionale in Svizzera, Italia, Praga, Copenaghen, Londra e Stoccolma. Ha partecipato a numerosi workshop e ha completato un corso professionale in Sound design e interazione (KONSTFACK 2020). Prima di dedicarsi alla propria pratica artistica ha lavorato presso NORD Architects Copenhagen e altri studi di architettura e interior design. Attualmente lavora nei campi del design da collezione, della scultura e dell’installazione artistica. Il suo lavoro è un’esplorazione dei rituali, del cosmico, dell’eterna bellezza delle materie prime. Realizza oggetti in legno, ottone, bronzo, marmo, travertino, granito e pietra calcarea. Questi oggetti formano spazi per esperienze contemplative, meditative e consapevoli.
Il suo lavoro è rappresentato da Galerie Philia-New York, USA e Delisart-Lugano, Svizzera.
Mostre: To the Moon and never back, mostra personale, 2021, Bulgaria; Licking an orchid: Please do not come to the vernissage! 2020, Stoccolma, Svezia; Transhumances, Galerie Philia, collettiva, 2020, Chateau Barjak. Francia; New Rituals, Galleria Antilia, 2020, “Don’t try this at home”; New Rituals, Konstfack degree show, 2020; Galerie Philia Bruxelles, 2020; Galleria Philia New York, 2020; Objects for contemplation, Konstfack, 2019; Collectible, 2019.

LE SCULTURE CHE L’ARTISTA HA REALIZZATO, NATE DALLA SUA ESPERIENZA PERCETTIVA NEL BORGO MEDIEVALE, CREANO UN PERCORSO ALL’INTERNO DI QUESTO LUOGO CHE SEMBRA RIMASTO CRISTALLIZZATO NEL TEMPO

Fumone (FR)
Lazio

Fumone è un borgo di circa 2.000 abitanti in provincia di Frosinone, situato tra i monti Ernici e quelli Lepini, arroccato su un isolato monte a 783 metri s.l.m. Proprio questa suggestiva vista fu di ispirazione a Curzio Malaparte, nella prima metà del Novecento, per la celebre espressione con cui definì̀ il Comune “Olimpo di Ciociaria”. Il nome Fumone, deriva da una pratica militare a scopo difensivo risalente al Medioevo, che prevedeva di far innalzare dall’alta torre di avvistamento una colonna di fumo, segnale dell’arrivo di un imminente pericolo. Al paese si accede attraverso due ingressi: Porta Romana, la principale, e Porta Napoletana, che invece rappresentava un’uscita di sicurezza. L’edificio più rilevante del centro storico è il Castello Longhi – De Paolis, menzionato per la prima volta in un documento del X secolo, ma probabilmente risalente ad un periodo precedente. Presidio militare prima, prigione pontificia poi, il Castello venne infine acquistato dalla famiglia Longhi, ai cui discendenti tuttora appartiene. Annessi al Castello, troviamo il suggestivo Giardino Pensile, da cui si gode di una splendida vista, e Casa – Museo Ada e Giuseppe Marchetti Longhi, in cui sono conservate collezioni di interesse storico e antropologico. Percorrendo le vie del centro storico si scoprono case, mura, torri, bifore appartenenti al periodo medievale, come i resti di una cucina in via Cavone, un robusto portico in via Torricelle, le tracce di mura poligonali in piazza di Porta Romana e lungo via della Croce. Gli edifici religiosi di principale interesse sono certamente la Chiesa Collegiata della Santissima Maria Annunziata, che risale al XIV secolo e la Chiesa di San Gaugerico, della prima metà del XIV secolo. Da visitare è la Riserva Naturale Lago di Canterno, uno dei bacini carsici più̀ estesi del Lazio.

Si ringraziano Markov Studio (Sofia, Bulgaria), Dinov, The Tangibility Factory (Sofia, Bulgaria), Giorgio Cataldi, Cataldi Marmi, Matteo Campoli, Sindaco di Fumone, Ottaviano de Paolis, consigliere comunale, Daniele Lisi, Mario Carlo Iusi, Pietro De Paolis.