Aquileia è stata uno dei principali porti sull’Adriatico dell’Impero Romano. È stata uno snodo culturale, commerciale e militare verso il nord-est europeo. Ha vissuto come città assediata e città asburgica, come importante centro manifatturiero, è stata sede del Patriarca poi abolito. Dal 1998 Aquileia è Patrimonio dell’Umanità.
L’arte di Judith Hopf è in costante dialogo e discussione su quello che è il sistema sociale e dell’arte. Spaziando tra scultura, installazioni, performance, video, Hopf inserisce nello spazio dell'arte il tema dell'umorismo, del domestico e dell'assurdo.
La sua pratica mira a provocare lacune e aperture nei rapporti di potere e di ordine.
Ad Aquileia, uno dei principali siti archeologici della penisola, l’artista vuole mettere a confronto la propria rappresentazione del contemporaneo con quello che è il passato, il mondo antico e classico. Due sculture in argilla e cemento, Phone User 1 e Phone User 4 rappresentano figure umane mentre utilizzano uno smartphone: un’azione quotidiana, comune, così come il pastore raduna le pecore e i pescatori utilizzano le canne da pesca nel mito di Giona, raccontato dal grande mosaico nella Basilica.
La via Sacra è invece il luogo dove l’artista immagina la sua opera Rooted Around (2023), un collage sonoro fruibile dagli smartphone, nella quale il bestiario del mosaico prende vita e accompagna il visitatore lungo la passeggiata attraverso suoni, rumori, field recording e la voce narrante dell’artista. Quest’opera sonora ospita al suo interno un brano musicale dell’artista Moondog e cita Address of the Beasts del poeta Wystan Hugh Auden e il botanico Stefano Mancuso.
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Opere permanenti: Judith Hopf, Rooted Around, 2023. Collage sonoro sperimentale, 13min 34sec.
L’artista invita il pubblico ad ascoltare l’opera sonora percorrendo la via Sacra di Aquileia collegando il telefono alle cuffie.ㅤ
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Opere esposte:ㅤ
01. Judith Hopf, Phone User 4, 2021-2022. Cemento, 173 x 44 x 52 cm.
Piazza Capitolo
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02. Judith Hopf, Phone User 1, 2021, argilla, plinto in acciaio, 165 x 46 x 34 cm.
museo archeologico nazionale di Aquileia, Via Roma 1
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HO OSSERVATO COME NOI VISITATORI IMPUGNAVAMO I NOSTRI TELEFONI, SCATTANDO FOTO DEI MERAVIGLIOSI MOSAICI E ALTRI RESTI DI EPOCA ROMANA DI AQUILEIA. QUINDI... SE I NOSTRI TELEFONI POTESSERO NON SOLO "PRENDERE" MA ANCHE "RESTITUIRE" UN’ESPERIENZA DA CONDIVIDERE IN RELAZIONE AL PASSATO E AL PRESENTE
Judith Hopf (Karlsruhe, Germania, 1969) vive e lavora a Berlino. Spaziando tra video, performance, scultura e installazione, la sua pratica mira a provocare lacune e aperture nei rapporti di potere e di ordine, inserendo nello spazio dell'arte il tema dell'umorismo slapstick, del domestico e dell'assurdo. Le gerarchie certe e apparentemente infallibili vengono derise e ribaltate, favorendo uno spirito di non conformità che mette in discussione i nostri preconcetti e stereotipi. Utilizzando come punto di partenza creativo l'ambiente circostante assieme agli oggetti materiali e quotidiani, le domande formali di Hopf si traducono giocosamente in domande politiche e sociali. Ha partecipato a mostre personali presso importanti istituzioni quali: Bétonsalon - Centre d’art e de recherche e Le Plateau, Frac Île-de-France, Parigi (FR, 2022); KW Institute for Contemporary Art, Berlino (DE, 2018); Statens Museum for Kunst, Copenhagen (DK, 2018); Hammer Museum, Los Angeles (USA, 2017); Museion, Bolzano (IT, 2016); Neue Galerie, Kassel (DE, 2015); PRAXES Center for Contemporary Art, Berlino (DE, 2014); Fondazione Morra Greco, Napoli (IT, 2013); Studio Voltaire, Londra (UK); Badischer Kunstverein, Karlsruhe (DE); Malmø Konsthal, Malmö (SE, 2012). Ha inoltre partecipato alla Biennale Gherdëina (IT, 2022), La Biennale di Montréal (CA, 2016), 8th Liverpool Biennal (UK, 2014); dOCUMENTA 13, Kassel (DE, 2012). È docente di Belle Arti presso l'Accademia d'Arte Städelschule di Francoforte.
L'ARTISTA PRESENTA UN INTERVENTO COMPOSTO DA UN’OPERA SONORA E DUE SCULTURE - UN UOMO E UNA DONNA COLTI MENTRE UTILIZZANO UNO SMARTPHONE - CHE INDAGA IL RAPPORTO TRA CONTEMPORANEO E REPERTO ARCHEOLOGICO
Aquileia è un’antica città fondata dai romani nel 181 a.C. che oggi conta circa 3.300 abitanti.
Patrimonio dell’Umanità dal 1998, è stata uno dei più importanti porti adriatici dell’Impero romano, punto di partenza delle principali strade commerciali, culturali e militari per l’espansione verso il Nord-Est europeo. È stata anche un importante centro agricolo e manifatturiero, come la lavorazione di pietre dure e dell’ambra proveniente dal Baltico. La sua potenza decade nel 452 d.C. con l’assedio degli Unni di Attila e tra XI e il XIV d.C. secolo vive un nuovo periodo di grande splendore come sede del Patriarca. Abolito nel 1751, nel periodo di massima espansione andava dal lago di Como fino all’Ungheria. Nel 1420 passa sotto Venezia, poi sotto l’Impero asburgico e solo nel 1918 diventa italiana dopo la Prima guerra mondiale.
Aquileia è una città d'arte che merita d'esser scoperta. I luoghi simbolo della città sono legati ai fasti dell’Impero romano tra cui l’eccezionale Area Archeologica di Aquileia e la Basilica Patriarcale, le più importanti del Nord Italia. Sono numerose le attività outdoor promosse nel territorio che vanta anche una bimillenaria tradizione vitivinicola e gastronomica, con piatti tipici di tradizione friulana.