Raghad Saqfalhait
La montagna è ancora in movimento لا يزالُ الجبلُ يتحرّك
a cura di
Sofia Baldi Pighi
Travo (PC), Emilia-Romagna
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L’artista e architetta palestinese Raghad Saqfalhait presenta La montagna è ancora in movimento - لا يزالُ الجبلُ يتحرّك , un progetto in ascolto dei racconti degli abitanti di Travo quanto della millenaria storia geologica del territorio. Questa nuova tappa del progetto a lungo termine The Geography of Craft, iniziato a Gerusalemme nel 2021, fondeil paesaggio materiale che scorre sotto i piedi con quello simbolico dell’immaginazione popolare.
Le sculture sono realizzate con materiali di differente durevolezza, dalla malleabilità dell’argilla fino alla solidità della marna, mentre l’aspetto finale evoca l’immagine originaria delle Pietre Perduca e Parcellara. La solitudine visiva di queste due rocce è un fatto piuttosto recente, piano piano la pioggia sciolse lo strato di argilla che ne avvolgeva il contorno e le pietre rimasero sole, a svettare in un verde panorama. Il processo generativo delle sculture richiama quello geologico nella creazione di strati e nella lenta apposizione degli elementi.
Dopo la consultazione dell’archivio locale e una serie di interviste, l’artista realizza un video, una mappatura affettiva degli abitanti di Travo, a partire dalla convinzione che paesaggio e comunità sono organismi simbionti, capaci di influenzarsi l’uno con l’altro. La serie scultorea è stata dislocata nel territorio di Travo, con l’obiettivo di interrogare il concetto di borgo, che supera i confini del centro storico e si dipana in aree limitrofe, spesso dimenticate ma essenziali all’economia materiale e simbolica degli abitanti. L’artista dona dunque alla comunità di Travo un Sentiero d’Artista, un percorso fisico e mentale alla scoperta delle opere nel territorio, un dispositivo estetico per la riappropriazione di spazi e tempi dedicati solo all’ascolto e all’attenzione. Le opere di Saqfalhait si muovono su scale temporali differenti, sulla soglia fra la millenaria dimensione geologica, quella archeologica che caratterizza il territorio dai primi insediamenti Neolitici, fino a quella più recente dei racconti di tutti coloro che hanno deciso di non abbandonare mai Travo.




Opere esposte:

01. Raghad Saqfalhait, La montagna è ancora in movimento, 2023. Stampo a mano di argilla varicolori, marna, ofioliti, calce, lana e latex, dimensioni variabili.
L'opera realizzata per la sponda del fiume Trebbia, per sua natura deperibile in quanto realizzata in argilla cruda è stata riassorbita dal paesaggio circostante.

Sponda del Fiume Trebbia, Travo

Non facilmente accessibile a persone con disabilità

02. Raghad Saqfalhait, La montagna è ancora in movimento, 2023. Scavo, vetro calpestatile, illuminazione, dimensioni variabili.

Teatro Organico Perduca, località Termine Grosso, Travo

Teatro all’aperto, non facilmente accessibile a persone con disabilità

Opere permanenti:

01. Raghad Saqfalhait, La montagna è ancora in movimento, 2023, Stampo a mano di argilla varicolori, marna, ofioliti, calce, lana e latex, dimensioni variabili.

Cantine del Castello Anguissola, Piazza Trieste 16, Travo

02. Raghad Saqfalhait, La montagna è ancora in movimento, 2023. Archivi personali, esplorazioni in situ, testimonianze orali, mappe aeree e studi geologici, video 12min circa.

Cantine del Castello Anguissola, Piazza Trieste 16, Travo

SENTO L'ACQUA CHE SI MUOVE ALL'INTERNO DELLA MONTAGNA SOTTO I MIEI PIEDI, MA NON LA VEDO. L'ACQUA CREA PERCORSI FRA LE FESSURE DEI TERRENI ARGILLOSI CHE AVVOLGONO LE OFIOLITI. SULLA MICROSCALA, L'ACQUA ROMPE LE PIASTRINE DI ARGILLA, DISPERDENDOLE, ALLONTANANDOLE E GONFIANDOLE. L'ACQUA EVAPORA, LE ARGILLE SI RESTRINGONO, I TERRENI SI SPACCANO, LA MONTAGNA È ANCORA IN MOVIMENTO

Raghad Saqfalhait è nata nel 1996 a Ramallah, in Palestina, dove vive e lavora. Artista e architetta dedicata a progetti multidisciplinari in ambito di ricerca dei materiali e del design, documenta e sperimenta con i materiali, le rispettive storie di estrazione e trasformazione, strutture e composizioni geologiche, e la relazione rispetto a questioni di proprietà e sfruttamento nelle dinamiche legate alle geografie del colonialismo.
La sua ricerca è stata supportata dal premio Prince Claus Seed Awards 2022 ed è stata parte del progetto artistico di ricerca di Riwaq The Absent Map: Rural Jerusalem in an Alternative Narrative. All'artista è stato conferito il JEA prize per il suo lavoro Scales of Integration: The Body, the Cemetery, and the Terrain.
Raghad Saqfalhait ha iniziato il suo progetto a lungo termine The Geography of Craft nel 2021 ad Al-Jib, Gerusalemme, per poi espanderlo ad altri contesti rurali quali Cutrofiano, Puglia, nell'ambito dell'iniziativa Soil Futures residency ospitata da KORA - Contemporary Arts Center with Art Vessel. In tale contesto, negli ultimi due anni ha organizzato diversi workshops e installazioni pratiche, come ad esempio La Crita è mia! On Material and Materiality a Cutrofiano, Wild Clay Lab ad Al-Jib, e Molding with Waste a Ramallah.
Nel 2019 ha co-fondato Sakeb, un collettivo di design che lavora sui rifiuti e attraverso il loro utilizzo, in particolare quelli prodotti dalla Stone and Marble Industry, in Palestina. Il progetto Sakeb è stato portato in diversi siti, tra cui la Milano Design Week (2022), la Amman Design Week (2019), Warehouse421 e Art Jameel, Khalil Sakakini Cultural Center, Beit Obaid Al-Shamsim A.M. Qattan Foundation.

L'INTERVENTO SI ISPIRA AI RACCONTI DEGLI ABITANTI DEL BORGO E ALLA SUA MILLENARIA STORIA GEOLOGICA IN UN SENTIERO D’ARTISTA COMPOSTO DA UNA SERIE DI SCULTURE REALIZZATE CON MATERIALI DI DIFFERENTE DUREVOLEZZA E UN VIDEO CONCEPITO COME MAPPATURA AFFETTIVA DEGLI ABITANTI

Travo (PC)
Emilia-Romagna

Il borgo di Travo, che oggi conta poco più di 2.000 abitanti, vanta una storia millenaria: dal lontano Neolitico risalente al V millennio a.C. alla romanizzazione, dall’invasione longobarda al feudalesimo per poi arrivare alle dominazioni delle diverse casate sul territorio. Il Parco Archeologico del villaggio neolitico di Travo, istituito nel 2006 e ampliato con ricostruzioni di edifici in scala reale, tutela e promuove uno dei più importanti siti preistorici individuati in Italia settentrionale, dove tuttora sono promosse campagne archeologiche. Nel borgo si distingue il Castello di Travo, edificato dai Malaspina nel XII secolo e poi passato agli Anguissola, donato al Comune nel 1978 e oggi sede del Museo Civico Archeologico. Per anni è stato dimora estiva di Giana Anguissola, importante scrittrice piacentina del Novecento, a cui è dedicato il Concorso Letterario Nazionale di romanzi e racconti inediti per ragazzi, istituito nel 2010. La varietà delle proposte culturali di Travo rientra in una precisa strategia che intende valorizzare anche il patrimonio architettonico e ambientale. Infatti, Travo è un centro di primaria importanza nella provincia e soprattutto nella Val Trebbia, accogliendo in estate migliaia di turisti.

Si ringrazia: Lodovico Albasi, Sindaco di Travo e l'Amministrazione Comunale; Organico Perduca per lo straordinario supporto, in particolare Chiara Gabbiani, Alessandro Merli, Giovanni Miori; l'artista Claudia Losi; la Direttrice di XNL Paola Nicolin; i geologi Aldo Ambrogio e Stefano Segadelli che ci hanno formato e donato punti di vista inediti; Daniele Signaroldi, Videomaker; il Presidente della Fondazione Piacenza e Vigevano Roberto Reggi; Area Geologia, Suoli e Sismica della Regione Emilia-Romagna; Barrio Caffè; Archeovea Impresa Culturale e infine un ringraziamento speciale a Roberta Valla, Assessora alla Cultura di Travo, che ha creduto nello spirito di questo progetto sin dal primo giorno.