Augustas Serapinas
Aosta Valley Wooden Collars From Lithuania
a cura di
Matthew Noble
Verrès (AO), Valle d'Aosta
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Il progetto di Augustas Serapinas per il borgo di Verrès si focalizza su due aspetti fondamentali, da un lato il legame che gli abitanti hanno con la valle e la loro tradizione, e dall’altro la contaminazione culturale tra due territori europei distanti: la Lituania, paese d’origine dell’artista, e la Valle d’Aosta.
Nel contesto regionale, la tradizione d’intaglio del legno è una lavorazione istintiva di pura necessità espressiva e personale che, scaturita da un’endemica relazione con la montagna, celebra il materiale legnoso come l’anima distintiva di appartenenza territoriale. In concomitanza, la tradizione agricola valdostana è sempre stata un aspetto presente nella vita quotidiana e diffusa su tutto il territorio. Dall’altra parte, l’architettura vernacolare lituana ha da sempre influenzato la ricerca di Serapinas. La sua tipica capacità modulare, che rende le case comode da smontare e rimontare, ne facilita lo spostamento da un luogo all’altro. Inoltre, la tradizione d’intaglio del legno anche essa è ben presente nella cultura lituana.
Quando Augustas Serapinas ha visitato Verrès ha avuto l’occasione di conoscere le tecniche tradizionali della lavorazione di questo materiale naturale e, partendo da questi aspetti in comune tra le due culture, il progetto si sviluppa attraverso una serie di collari in legno per capre. Quest’elemento ha origini molto antiche e risale a tempi in cui le comunità agricole dipendevano fortemente dalla pastorizia per il loro sostentamento. Nel corso del tempo, la tradizione delle campane per il bestiame si è sviluppata e differenziata a seconda delle regioni, con stili, disegni e intagli specifici che riflettono le usanze locali. L’artista utilizza una sezione di muro in legno di una casa secolare lituana per realizzare le opere-collare rielaborando le tecniche e simbologie valdostane e lituane.
In occasione dell’inaugurazione, le campane sono indossate da un gregge di capre autoctone che attraversa il borgo, come a ricordare la sfilata del bestiame che anticipa la transumanza, e poi riallestite nel giardino sotto la Collegiata di Sant’Egidio - Saint-Gilles.

Opera:
01
. Augustas Serapinas, Aosta Valley Wooden Collars From Lithuania, 2024. Legno, ferro, cuoio, dimensioni variabili.
Vicolo S. Egidio (Prato sotto la torre campanaria della Collegiata)


Percorso con gradini raggiungibile solo a piedi. Non facilmente accessibile a persone con disabilità.

L’architettura vernacolare lituana mi interessa da tempo. Pensando alla casa lituana come elemento mobile, vedo il potenziale del dialogo materiale che viaggia attraverso culture ed eredità diverse, dalla Lituania all’Italia. Da un tronco a un oggetto. Da un pezzo di muro al manico del collare in legno.

Augustas Serapinas (Vilnius, Lituania, 1990) vive e lavora a Vilnius. Le sue installazioni site specific raccontano storie di luoghi, persone e memorie. Eliminando le consuete caratteristiche degli spazi e degli oggetti originali e attribuendo loro nuove proprietà, Serapinas mette in dubbio la nostra percezione precedente. Attraverso questi spostamenti, ripensa lo spazio “intermedio” come luogo pubblico rendendo visibili le funzioni istituzionali, gerarchiche o addirittura economiche che derivano dalle condizioni architettoniche. Il suo lavoro è stato presentato in numerose biennali e mostre collettive, tra cui la 57a Biennale di Venezia (IT, 2017), la Toronto Biennial of Art (CA, 2022) e Riboca2 (LV, 2020). Le sue prossime mostre personali si terranno al CAC di Vilnius, ICA Milano e Bündner Kunstmuseum di Coira.

Il mio lavoro è caratterizzato dalla visione delle istituzioni attraverso le persone invisibili che vi lavorano e l’importanza di ciò che svolgono.
Quello che chiamo “il sistema di nascondere e rivelare” inizia con le relazioni umane e, qualunque sia la forma finale dell'opera o della mostra, le segna sempre.

Verrès (AO)
Valle d'Aosta

IIncastonato tra le montagne, Verrès è un incantevole borgo nella provincia di Aosta, che si adagia sulle rive del torrente Evançon, a ridosso dei contrafforti rocciosi all'ingresso della Valle di Challand.
Un borgo di origine molto antica, risalente all’età imperiale romana, con un centro storico tutto da scoprire, di cui la Piazza XXV Aprile rappresenta di fatto la porta di ingresso principale. Qui si affacciano il palazzo municipale e la cappella dell’Addolorata della metà del XVII secolo, ora sconsacrata e sede della Proloco per attività culturali.
Tra le importanti testimonianze religiose si distingue la Collegiata di Saint-Gilles, la cui fondazione risale al 911 e comprende una collegiata con lo scriptorium, il chiostro e una ricchissima biblioteca che conserva tutt’ora pergamene, bolle papali, preziosi volumi manoscritti e cinquecentine.
Il castello di Verrès, uno dei più celebri manieri medievali della Valle d’Aosta, fu concepito nel 1360 come una fortezza inespugnabile e domina oggi l’abitato, vigilando sulla valle a nord e sulla pianura a sud. Tra le altre attrazioni, spicca l'antica cascina detta “La Murasse”, risalente al 1512, che dopo un restauro conservativo negli anni ‘90 ospita oggi uffici, sale espositive e congressuali.

Si ringrazia: Sindaco Alessandro Giovenzi, Vicesindaco Alessandro Rossi, Omar Tonino, Daniele Morzenti, Edi Henriet, Cinzia Finotto, A.R.E.V. (Association Régionale Eleveurs Valdôtains), Parrocchia di Saint-Gilles di Verrès, Gilles Joly, Giulio Malcuit, Matteo Cout.