Serhiy Horobets
Il dolce dolore
a cura di
Viola Catoni
Sorano (GR), Toscana
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Sorano si staglia nel tufo, circondata dalla natura e dal fiume Lente, che con il suo gorgoglio fa da colonna sonora a chi visita il borgo. Il paese è immerso nella Maremma più autentica e incontaminata, da cui l’artista si è fatto ispirare, elaborando un progetto che si sviluppa come un esperimento visivo di anatomia umana, scultura e fotografia.
Serhiy Horobets realizza un tentativo di guardarsi dentro e fuori allo stesso tempo, di liberare il dolore e di immergere i propri sentimenti nel contenitore della scultura e della fotografia. Per farlo ha scelto due dei posti più belli e caratteristici del paese: la Fortezza Orsini e il Masso Leopoldino. Nella terrazza del Masso Leopoldino verrà esposta una scultura in bronzo di un busto femminile deformato. Una deformazione che per l’artista deriva dalla costante pressione del tempo, della globalizzazione e della guerra. Una nuova forma di bellezza di un corpo che ha attraversato il tempo ed è stato plasmato da incontri che feriscono, modificano e arricchiscono. Nella Fortezza Orsini saranno esposte quattro foto scattate dall’artista che ritraggono dei busti in gesso scattate di notte nel borgo di Sorano. Attraverso le foto l’artista sintetizza per immagini l’integrazione tra il paesaggio e la scultura.
Le opere si pongono in due punti distanti e si guardano a vicenda in un dialogo costante.

SPESSO UTILIZZO TECNICHE MULTIMEDIALI COME LA FOTOGRAFIA E LA VIDEO-ARTE PER CREARE PERFORMANCE O INSTALLAZIONI ARTISTICHE. MA QUESTA VOLTA UTILIZZO ANCHE LA SCULTURA SPERIMENTALE. HO PRESO QUESTA DECISIONE DURANTE LE MIE RIFLESSIONI SULL'ITALIA. L'HO FINALMENTE CONCRETIZZATA NON APPENA SONO ARRIVATO NELLA MISTICA CITTADINA DI SORANO, IN TOSCANA. LA CITTÀ CON I SUOI ABITANTI MI RICORDA UN'ENORME SCULTURA VIVENTE, SCOLPITA NEL TUFO, LA ROCCIA VULCANICA LOCALE. ED È IMPOSSIBILE RESISTERE

Serhiy Horobets (Lviv, 1985) adotta un approccio sperimentale alle arti visive, tra cui fotografia alternativa, pittura, incisione, video arte o multimedia. La fotografia è per Horobets una forma ideale di creatività in grado di offrire opportunità per far incontrare i sentimenti (profondi) astratti e le esperienze con una realtà concreta, attuale, sullo stesso piano e allo stesso tempo. Attualmente con sede a Potsdam, in Germania, è stato il direttore principale della trasmissione video presso la Filarmonica Nazionale di Leopoli (2019-2021) e il grafico ufficiale di «Vere Music Fund» (2021-2022). Alcuni progetti recenti: La musica è pace, 2022, Teatro Comunale di Bologna, Italia; Live painting performance, 2022, Sala della musica da camera della Philharmonie Berlin. Mostre personali: Distance, 2020, Liechtensteinisches Landes Museum; ALCIDE, 2021, Lviv National Opera, Ucraina.

IL PAESE È IMMERSO NELLA MAREMMA PIÙ AUTENTICA E INCONTAMINATA, DA CUI L’ARTISTA SI È FATTO ISPIRARE, ELABORANDO UN PROGETTO CHE SI SVILUPPA COME UN ESPERIMENTO VISIVO DI ANATOMIA UMANA, SCULTURA E FOTOGRAFIA.

Sorano (GR)
Toscana

Capoluogo di un territorio comunale molto vasto, ricco di importanti testimonianze artistiche, archeologiche e ambientali, Sorano è un borgo di circa 3.000 abitanti della provincia di Grosseto che sorge su uno sperone tufaceo che sovrasta la valle del fiume Lente. È un paesaggio suggestivo e unico nel suo genere, ricco di verde, dominato dal tufo, dove sono evidenti le tracce di un passato antico. Sorano e il suo territorio costituiscono un unico, grande museo all’aperto nel quale si ritrovano e si fondono testimonianze di epoche e civiltà̀ diverse, un angolo della Maremma dove storia e natura si sono fuse originando uno scenario di pittoresca bellezza.

Il centro storico è un gioiello di urbanizzazione medioevale. Il vecchio borgo, segnato da stemmi e simboli degli Aldobrandeschi, degli Orsini e dei Lorena, è chiuso a sud dalla poderosa Fortezza Orsini e a nord dal Masso Leopoldino. Attraversato l’arco del Ferrini, si arriva alla Porta dei Merli dalla quale è possibile raggiungere il fiume Lente e accedere alle antichissime vie cave. Nella piccola piazza si affacciano la chiesa collegiata di San Nicola di Bari, risalente almeno al XII secolo, e il palazzetto comitale degli Orsini con portale del XV secolo. Sul lato ovest si stende il quartiere del Borgo, ad est si trovano invece i quartieri del ghetto ebraico e del Casalino. L’agglomerato più antico è abbarbicato attorno allo scoglio di tufo oggi chiamato Masso Leopoldino, terrazza panoramica dalla quale si gode una suggestiva veduta dell’abitato sottostante. Domina su tutto la poderosa Fortezza realizzata dagli Aldobrandeschi e ampliata dagli Orsini, edificata allo scopo di rendere Sorano il baluardo militare più imponente di un feudo piccolo, ma autonomo. Sorano mantiene intatto il fascino dell’atmosfera medievale e resta visibile il legame profondo tra l’uomo e la terra.

Si ringraziano Arturo Comastri - vicepresidente della Pro Loco Comunale, Alessandro Chiaramonti, Elena Spatarra dell'Agriturismo Sovanella, il sindaco Pierandrea Vanni e l'assessore alla cultura Lara Arcangeli.