Inaugurazione: domenica 29.06.2025, h 18.30, Piazza del Belvedere, Altidona (FM)
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L’opera di Giuseppe Abate è frutto del dialogo che l’artista è riuscito a instaurare con la comunità locale durante il suo periodo di residenza. Un racconto fortuito e una vecchia fotografia in bianco e nero, che mostra una scultura di un galletto un tempo collocata all’ingresso del borgo e oggi scomparsa, ispirano l’artista e danno forma al suo progetto: restituireil galletto alla cittadinanza. Richiamandosi alla tradizione locale dei “fornaciai”, che lavorano l’argilla modellando e cuocendo i mattoni con cui è costruito il borgo, l’artista realizza il gallo nello stesso materiale.
In occasione della festa inaugurale del progetto, l’artista realizza delle brocche per l’acqua e il vino, dando forma a un momento conviviale che si trasforma spontaneamente in una festa di paese, per celebrare insieme il ritorno del galletto sulle mura cittadine.
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Opera:
01. Giuseppe Abate, Lu Gallu, 2025, terracotta, 60 x 30 x 60 cm.
Piazza del Belvedere, Altidona (FM)
L’opera è collocata sulle mura cittadine.
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Le brocche in terracotta per acqua e vino, realizzate dall’artista in occasione della festa inaugurale, sono esposte all’interno del Bar del Corso, insieme ad alcuni disegni che documentano lo sviluppo progettuale della scultura.
Bar del Corso, Via Dante, 4A, Altidona (FM)
Aperto tutti i giorni, dalle ore 07:00 alle 00:00
Altidona (FM)
29.06.2025
Piazza del Belvedere
16:30
‘LÀ CI STAVA LA STATUA DI UN GALLETTO. POI, LO HANNO TOLTO’. RISPETTO A TUTTE LE COSE CHE QUELLA SERA MI HA RACCONTATO LUCA SU ALTIDONA, LA BREVE STORIA DEL GALLETTO SULLE MURA NON PAREVA RILEVANTE.
È DA QUESTA STORIA SECONDARIA CHE PRENDE FORMA IL PROGETTO.ㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤ
Giuseppe Abate (Bari, 1987) si diploma in MA Material Futures, Central St Martins University (Londra UK, 2020) si diploma in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2011 e consegue un MA in Material Futures presso Central Saint Martins – University of the Arts London, nel 2020. Il suo lavoro è stato esposto in diverse istituzioni e gallerie tra cui: VOGA Art Project, Bari (IT, 2024); Copperfield Gallery, Londra (UK, 2023); Galleria Michela Rizzo, Venezia (IT, 2022); Cinema Galleggiante, Venezia (IT, 2022); Spazio Cabinet_Studiolo, Milano (IT, 2020); ADA Project Gallery, Roma (IT, 2019); Palazzo Barolo, Torino (IT, 2019); Assam State Museum, Guwahati (IN, 2017); Museo Nazionale della Montagna, Torino (IT, 2016); Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (IT, 2011; 2013; 2014; 2015); Rob Pruitt Flea Market c/o A + A Galley, Venezia (IT, 2015); Museo di Arte Contemporanea Pino Pascali, Bari (IT, 2012); Galleria Municipale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, Monfalcone (IT, 2011). Nel 2014 è selezionato tra gli artisti in residenza presso gli Atelier Bevilacqua La Masa, Venezia. Tra il 2016 e il 2018 prende parte al progetto di residenza Guwahati Research Program, a cura di Microclima Venezia, Assam IN. Nel 2018 è tra i finalisti del Premio Cairo, Milano. Nel 2023 vince la competizione per il progetto di scultura per il restauro della fontana situata nella corte ovest delle OGR, Torino; nello stesso anno, l'arazzo Piroètte realizzato in collaborazione con Giovanni Bonotto entra a fare parte della collezione permanente di Museo Fortuny di Venezia, attraverso il PAC e con la collaborazione del MUVE.
Altidona sorge su una collina a 224 metri sul livello del mare, affacciata sulla Valle dell’Aso, tra il verde della campagna marchigiana e l’azzurro dell’Adriatico. Il nome antico Altum Dumum, di origine incerta, suggerisce radici latine arricchite da influssi linguistici diversi. La bellezza del paesaggio, con i suoi colori mutevoli tra vigne, campi di grano, girasoli, boschi e macchia mediterranea, ha favorito la nascita di un borgo perfettamente integrato con l’ambiente naturale.
A fine Ottocento, Altidona si distingue per lo sviluppo della tradizione fornaia. Nel 1890, Raffaele Bagalini fonda a Marina di Altidona una fornace Hoffmann, dando impulso a un’attività che trasformerà il volto del paese. Il settore fornisce tuttora occupazione a molti giovani fuochisti, contribuendo alla crescita e sviluppo del territorio. A testimonianza di questa storia, oggi si celebra ogni luglio una festa popolare, da cui è nato anche il celebre biscotto, il “Mattoncino del Fornaciaio.”
Negli ultimi anni, Altidona ha ricevuto importanti riconoscimenti: la Bandiera Blu (2021), l’ingresso nella rete ComuniCiclabili (2022) e nella Rete dei Comuni Sostenibili (2023), rafforzando il suo impegno in favore della qualità della vita, della mobilità sostenibile e dello sviluppo ambientale, sociale e culturale.
Matilde Galletti è curatrice e docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Si è formata e ha collaborato con gli Archivi Gerardo Dottori di Perugia, con l’associazione a.titolo di Torino, con la rivista Titolo. Si è occupata di poesia visuale, lavorando all’archivio di Anna Oberto a Genova e alla catalogazione dell’archivio di Arrigo Lora-Totino. È ideatrice e curatrice di Karussell, progetto che promuove l’arte contemporanea nelle Marche del sud. Cura l’archivio dell’artista Mario Airò.
Per Una Boccata d’Arte 2024 ha curato il progetto di Caterina Morigi a San Ginesio (MC), nelle Marche.