Giuseppe Abate
Lu Gallu
a cura di
Matilde Galletti
Altidona (FM), Marche
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Lu Gallu è nato dal dialogo intenso che l’artista ha instaurato con la comunità locale durante il periodo di residenza. Un gruppo di cittadini lo ha accolto con entusiasmo e ha partecipato attivamente al suo percorso di ricerca. Durante una passeggiata notturna alla scoperta delle storie del borgo, Luca — memoria storica del paese e impegnato nella raccolta e nell’archiviazione delle testimonianze del passato — gli ha raccontato di una scultura un tempo collocata all’ingresso del borgo, sulle mura cittadine, ma scomparsa da molti anni. Si trattava di un galletto: un dettaglio che ha subito acceso l’interesse di Abate e lo ha spinto a cercare una traccia tra le migliaia di immagini conservate nella Fototeca provinciale, con sede proprio ad Altidona, ma senza successo. Solo alcuni giorni dopo la sua partenza, Luca ritrova e gli invia una fotografia in bianco e nero: ritrae suo padre seduto nella piazzetta del borgo insieme a un amico. Alle loro spalle, il galletto svetta ancora sulle mura.
Ecco il segno, una direzione chiara per il progetto. In passato, infatti, alcune opere di Abate avevano già avuto come soggetto alcune specie aviarie, e scoprire questa scultura è stata una coincidenza preziosa che ha naturalmente suggerito l’intervento per questa edizione di Una Boccata d’Arte: restituire il galletto alla cittadina.
Richiamando la tradizione dei “fornaciai” — gli artigiani che lavoravano l’argilla modellando e cuocendo i mattoni con cui è costruito il borgo — Abate ha realizzato la scultura in terracotta. Ha inoltre prodotto i piatti e le brocche per acqua e vino, utilizzate durante l’inaugurazione ad Altidona, trasformando il momento in una vera festa di paese per celebrare il “ritorno” del galletto al suo posto.

Opera:
01.
Giuseppe Abate, Lu Gallu, 2025, terracotta, 60 x 30 x 60 cm.
Piazza del Belvedere, Altidona (FM)
L’opera è collocata sulle mura cittadine.

Le brocche in terracotta per acqua e vino, realizzate dall’artista in occasione della festa inaugurale, sono esposte all’interno del Bar del Corso, insieme ad alcuni disegni che documentano lo sviluppo progettuale della scultura.

Bar del Corso, Via Dante, 4A, Altidona (FM)

Aperto tutti i giorni, dalle ore 07:00 alle 00:00

‘LÀ CI STAVA LA STATUA DI UN GALLETTO. POI, LO HANNO TOLTO’. RISPETTO A TUTTE LE COSE CHE QUELLA SERA MI HA RACCONTATO LUCA SU ALTIDONA, LA BREVE STORIA DEL GALLETTO SULLE MURA NON PAREVA RILEVANTE.
È DA QUESTA STORIA SECONDARIA CHE PRENDE FORMA IL PROGETTO.ㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤ

Giuseppe Abate (Bari, 1987) si diploma in MA Material Futures, Central St Martins University (Londra UK, 2020) si diploma in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2011 e consegue un MA in Material Futures presso Central Saint Martins – University of the Arts London, nel 2020. Il suo lavoro è stato esposto in diverse istituzioni e gallerie tra cui: VOGA Art Project, Bari (IT, 2024); Copperfield Gallery, Londra (UK, 2023); Galleria Michela Rizzo, Venezia (IT, 2022); Cinema Galleggiante, Venezia (IT, 2022); Spazio Cabinet_Studiolo, Milano (IT, 2020); ADA Project Gallery, Roma (IT, 2019); Palazzo Barolo, Torino (IT, 2019); Assam State Museum, Guwahati (IN, 2017); Museo Nazionale della Montagna, Torino (IT, 2016); Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (IT, 2011; 2013; 2014; 2015); Rob Pruitt Flea Market c/o A + A Galley, Venezia (IT, 2015); Museo di Arte Contemporanea Pino Pascali, Bari (IT, 2012); Galleria Municipale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, Monfalcone (IT, 2011). Nel 2014 è selezionato tra gli artisti in residenza presso gli Atelier Bevilacqua La Masa, Venezia. Tra il 2016 e il 2018 prende parte al progetto di residenza Guwahati Research Program, a cura di Microclima Venezia, Assam IN. Nel 2018 è tra i finalisti del Premio Cairo, Milano. Nel 2023 vince la competizione per il progetto di scultura per il restauro della fontana situata nella corte ovest delle OGR, Torino; nello stesso anno, l'arazzo Piroètte realizzato in collaborazione con Giovanni Bonotto entra a fare parte della collezione permanente di Museo Fortuny di Venezia, attraverso il PAC e con la collaborazione del MUVE.


Altidona (FM)
Marche

Altidona sorge su una collina a 224 metri sul livello del mare, affacciata sulla Valle dell’Aso, tra il verde della campagna marchigiana e l’azzurro dell’Adriatico. Il nome antico Altum Dumum, di origine incerta, suggerisce radici latine con influssi linguistici diversi. Il paesaggio, tra vigne, campi, girasoli, boschi e macchia mediterranea, ha favorito la nascita di un borgo integrato con l’ambiente naturale.Da fine Ottocento, Altidona si distingue per la tradizione fornaia: nel 1890 Raffaele Bagalini fonda una fornace Hoffmann a Marina di Altidona, dando impulso a un’attività che segnerà l’identità del paese. Ancora oggi il settore impiega giovani fuochisti e contribuisce allo sviluppo locale. Ogni luglio si celebra una festa popolare, da cui nasce anche il celebre biscotto “Mattoncino del Fornaciaio”. Negli ultimi anni Altidona ha ottenuto riconoscimenti come la Bandiera Blu (2021), l’ingresso nella Rete dei ComuniCiclabili (2022) e nella Rete dei Comuni Sostenibili (2023), a conferma dell’impegno per la qualità della vita e sostenibilità.


Si ringrazia: Sindaca di Altidona Giuliana Porrà, Valeria Pallotti, Marco Tirabassi, Luca Trabassi, Pacifico D’Ercoli, Andrea Del Zozzo, Valentina Meconi, Giorgio Amabili.
Matilde Galletti

Matilde Galletti è curatrice e docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Si è formata e ha collaborato con gli Archivi Gerardo Dottori di Perugia, con l’associazione a.titolo di Torino, con la rivista Titolo. Si è occupata di poesia visuale, lavorando all’archivio di Anna Oberto a Genova e alla catalogazione dell’archivio di Arrigo Lora-Totino. È ideatrice e curatrice di Karussell, progetto che promuove l’arte contemporanea nelle Marche del sud. Cura l’archivio dell’artista Mario Airò.
Per Una Boccata d’Arte 2024 ha curato il progetto di Caterina Morigi a San Ginesio (MC), nelle Marche.