Hetty Laycock
Nel riflesso di una roccia lontana
a cura di
Elena Graglia
Ollomont (AO), Valle d'Aosta
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Nel riflesso di una roccia lontana prende forma a partire da un gesto semplice e rispettoso: la raccolta a mano dei licheni essiccati nei boschi di Ollomont, in Valle d’Aosta. Qui, tra i silenzi degli alberi e delle montagne, inizia un processo creativo fatto di ascolto, attenzione e trasformazione.
Ollomont è un luogo segnato dal tempo. Le sue miniere di rame, attive fino al 1945, hanno lasciato una traccia profonda nel paesaggio e nella memoria del borgo. Le vecchie gallerie, oggi abbandonate, conservano ancora il riflesso del rame nelle rocce: un bagliore discreto, che sembra indicare una via.
Al centro del lavoro c’è il lichene: un organismo resistente, capace di crescere dove altre piante non riescono. Immerso nella cera d’opercolo – una cera naturale prodotta da apicoltori del luogo – il lichene si trasforma in una sorta di “scheletro botanico”, che dà vita a una scultura leggera, simile a un merletto naturale. La volontà dell’artista è stata quella di creare un’opera il più sincera possibile, e di farsi guidare in ogni passaggio dai movimenti della materia, in un processo di continuo scambio con il mondo naturale.
Fusa in bronzo, l’opera conserva una superficie grezza. Il rame, a contatto con aria, pioggia e sole, cambia colore nel tempo, ricordando le sfumature dei licheni essiccati. La scultura vive all’aperto, si trasforma con la luce, con le stagioni, con lo sguardo di chi la osserva.
Hetty Laycock presenta un’opera che non impone, ma accompagna. Un invito a rallentare, ad ascoltare la materia, a ritrovare nei piccoli elementi naturali – licheni, cera, metallo – una connessione profonda con il paesaggio e con il tempo che ci attraversa.

Opera:
01.
Hetty Laycock, Continuum, 2025, rame, fusione a cera persa, 100 x 100 x 100 cm

Strada Comunale, Loc. Le Croux, 11010 Ollomont (AO)

IL SENTIRE DELLA MONTAGNA E DELLA COMUNITÀ, INSIEME ALL'ASCOLTO DELLA MIA VOCE INTERIORE. BOSCHI, CORSI D’ACQUA, ROCCE, STORIE DI ALTRI TEMPI E DI OGGI, LA TENEREZZA DI UNA PICCOLA COLLETTIVITÀ, UN SENSO DI APERTURA E DI AVVENTURA: É COSÌ CHE È GERMOGLIATA L'IDEA DI QUESTO PROGETTO.

Hetty Laycock (Cambridge, UK, 1997) è una scultrice originaria dello Yorkshire, che si è laureata alla Falmouth University, Cornovaglia (UK, 2019) e all’Accademia di Belle Arti di Venezia (IT, 2024). La sua pratica fonde con naturalezza la trasformazione dei materiali e la collaborazione con i luoghi. Rispondendo alle sfide contemporanee della fragilità ecologica e della responsabilità nei confronti della materia, le sue sculture enfatizzano processi di erosione, crescita, distruzione, invecchiamento e trasformazione. Attraverso concetti come l’assenza di gravità, lo spazio negativo e gli elementi organici, le sue opere emulano – e talvolta integrano – fenomeni e processi naturali. Il suo lavoro invita lo spettatore a ripensare le possibilità dell’argilla, andando oltre le sue forme convenzionali per dare vita a opere che risuonano con i ritmi del mondo naturale.
Ha partecipato a residenze artistiche e mostre in diversi paesi, tra cui Regno Unito, Italia, Slovenia, Polonia, Taiwan e Cina. Un momento significativo della sua carriera è stata la residenza di tre mesi presso lo Swatch Art Peace Hotel di Shanghai, che si è conclusa con la sua prima mostra personale.
Attualmente è impegnata in nuovi progetti di ricerca scultorea tra Giappone, Belgio e Italia, dove continuerà ad approfondire la sua esplorazione della scultura contemporanea, dei temi della coesistenza, della prossimità.


Ollomont (AO)
Valle d'Aosta

Ollomont è un piccolo borgo di circa 170 abitanti situato al confine con la Svizzera, nella vallata della Valpelline. Il suo territorio si sviluppa attraverso una costellazione di villaggi tipici di montagna, dove l’agricoltura mantiene un ruolo centrale. La sua storia affonda le radici all’epoca dei Salassi, popolazione celtica, quando Ollomont era un luogo di transito verso il Vallese. Tra i personaggi celebri che attraversarono questi sentieri figurano Giovanni Calvino, quando cercò rifugio in Svizzera, e Luigi Einaudi, futuro Presidente della Repubblica Italiana, durante l’occupazione nazifascista.Dal Settecento al 1952 fu un importante centro estrattivo di rame, testimonianza oggi valorizzata dal progetto MIMonve, che ha promosso il patrimonio storico e minerario del territorio attraverso la creazione di un parco dedicato. Pur non essendo tra le più rinomate mete turistiche della zona, Ollomont conquista chi sceglie di scoprirla, grazie alla sua flora, fauna, storia e all’impegno costante nella promozione della cultura e dell’arte locali.



Si ringrazia: Sindaco David Vevey, Stephanie Bal, Cristian Bredy e tutta la comunità di Ollomont per l'accoglienza e il sostegno. Un ringraziamento particolare a Sandro Diemoz e a Fonderia Artistica De Carli.
Elena Graglia

Elena Graglia è un’operatrice culturale indipendente con base a Milano. Ha conseguito una laurea triennale in Conservazione e Gestione delle Attività Culturali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e un master in Curatorial Practices presso l’Istituto Europeo di Design di Firenze. Per il progetto finale del master, ha curato Eco-existences: forms of the natural and the artificial, realizzato con il supporto della Fondazione Palazzo Strozzi. Nel 2023 è stata gallery manager presso la galleria Castiglioni di Milano, specializzandosi nel campo della pittura contemporanea, e nel 2024 ha lavorato come exhibition producer per il Padiglione del Kosovo alla Biennale di Venezia.