La maratona è un evento dal fascino dirompente, capace ancora oggi di attivare e paralizzare intere città coinvolgendo corridori, residenti e visitatori in una dimensione circolare e temporanea in cui coesione sociale e competizione agonistica convivono. Partendo da queste riflessioni, Simone Bacco propone un’installazione diffusa che sfida Spinazzola con l’organizzazione di una vera e propria competizione caratterizzata, però, dall’impossibilità di vincere.
Interamente contenuta entro i 700 metri che definiscono il perimetro del centro storico della cittadina, Maratona si sviluppa all’interno di una scenografia che combina l’immaginario di una sagra di paese con quello di sponsor tecnici di eventi sportivi globali, in una direzione estetica utopistica e futuristica. Interessato ad attivare forme di partecipazione che intersecano luoghi e comunità̀, Bacco fa di questa manifestazione sportiva uno strumento per coinvolgere la cittadinanza in un processo di cui sono note le premesse ma imprevedibili i risultati. Elementi inattesi, performativi e teatrali accompagnano l’installazione e la gestione dell’evento, aprendo alla possibilità̀ di barare, improvvisare e perdere deliberatamente.
Maratona è sospesa tra temporalità̀ diverse e rarefatte. Circondato da pubblicità̀ di un futuro di cui non conosciamo i simboli, il portale di partenza e arrivo in paglia risultante dalla mietitura locale fa eco alle vicine rovine del Castello, mentre porte secondarie invitano a trasgredire il circuito stesso della competizione, aprendo alla coesistenza di tante esperienze quanti i partecipanti coinvolti. In questo gioco caleidoscopico di prospettive, Maratona mette al centro la questione del tempo: il tempo della competizione dei corridori, quello dell’attesa e del tifo, ma anche il tempo che ognuno di noi faticosamente insegue nell’agonismo quotidiano della nostra società̀. Non è allora, forse, la liberazione dal tempo il vero premio della maratona?
LA PLURALITÀ E FRAMMENTARIETÀ DI SITUAZIONI CHE SI VERIFICANO NASCONO DA DUE PRINCIPALI RAGIONAMENTI: IL PRIMO, PROPRIAMENTE POLITICO, RIGUARDA UNA MICROPOLITICA DEL DESIDERIO, IN PARTICOLARE ALL'INTERNO DEL CONTESTO DELLA COMPETIZIONE; IL SECONDO MAGGIORMENTE ESISTENZIALE RIGUARDA IL TEMPO, OVVERO L'IMMERSIONE MENTALE E FISICA ALL'INTERNO DI STATI DI COSCIENZA CHE DETERMINANO L'AFFEZIONE NEI CONFRONTI DELL'ESISTENTE
Simone Bacco (Roma, 1995) vive e lavora a Roma. “Il luogo” è l’elemento centrale della ricerca di Simone Bacco. La sua pratica si contraddistingue infatti per una particolare sensibilità nei confronti di rovine, territori abbandonati, danneggiati o dimenticati. La memoria, la fine, l’aspettativa e la temporalità sono tematiche ricorrenti in questo discorso e si risolvono spesso nella loro stessa attuazione poetica. Bacco si diploma nel 2021 al Biennio di Pittura presso l’A.B.A. di Roma. Nello stesso anno prende parte alla mostra collettiva Carta Coreana a cura di Claudio Libero presso il Museo Bilotti di Roma e al progetto SCOPPIO a cura di Federico Arani in Umbria. Al fianco della sua sperimentazione individuale porta avanti una serie di progetti collaborativi: UNCONFORMITY – Laboratorio collettivo di modellazione del reale, nato da un dibattito con altr* artist* sulla desensibilizzazione del periodo storico che stiamo vivendo; A PRIORI MAGAZINE, magazine di ricerca e coordinamento sociale, culturale e poetico tra student* delle ABA e ISIA in Italia sviluppato in collaborazione con la Consulta degli Student* dell’A.B.A. di Roma; FUOCHI ALLEGRI, un organismo che attraverso un lavoro di coautoraggio totale dà vita a feste itineranti, no-profit e autofinanziate. Nel 2021 co-fonda il project-space PORTO SIMPATICA, a Roma, insieme ad 8 artist* e altr* lavorator* cognitiv*.
LA MARATONA È UN EVENTO DAL FASCINO DIROMPENTE, CAPACE ANCORA OGGI DI ATTIVARE E PARALIZZARE INTERE CITTÀ COINVOLGENDO CORRIDORI, RESIDENTI E VISITATORI IN UNA DIMENSIONE CIRCOLARE E TEMPORANEA IN CUI COESIONE SOCIALE E COMPETIZIONE AGONISTICA CONVIVONO
Spinazzola è una cittadina di circa 6.000 abitanti della provincia di Barletta-Andria-Trani, incastonata tra la Puglia e la Basilicata. Alla Sella di Spinazzola si congiungono le Murge e l’Appenino Lucano attraverso la Fossa Bradanica, solcata dal Fiume Bradano e dai suoi affluenti. La struttura urbanistica del Borgo antico medievale, un tempo fortificato e con varie porte di accesso, è a pianta pentagonale. La Città si sviluppa sullo sperone della collina che si affaccia sulla Valle Ulmeta detta anche Grava dei Francesi. Agli inizi del 1700 la Città ha iniziato a espandersi fuori le mura del borgo antico dando vita alle strade principali che oggi portano il nome di Corso Umberto I e Corso Vittorio Emanuele II. L’economia locale è basata prevalentemente sull’agricoltura, sull’artigianato, l’industria meccanica e il turismo. In particolare, soprattutto negli ultimi anni, si è investito molto sul turismo, dal rilancio delle Cave di Bauxite, i paesaggi, il ponte dei 21 Archi, le Fontane Storiche (Pilone, Raica, Dirolla, Gadone Turcitano, S. Francesco, Accanata, Casalvecchio, Paredano, San Vincenzo) e sull’enogastronomia, con la promozione di prodotti tipici del territorio come la Salsiccia a Punta di Coltello, il fungo cardoncello, i legumi, la produzione di olio extravergine di oliva.