Sara Persico
Nuù
a cura di
Anna Pirisi per Threes
Burcei (SU), Sardegna
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In lingua sarda la parola Nodu (Nuù, in sardo campidanese) indica un masso, una rupe, ma significa anche nodo, legame. È un nodo quello che lega profondamente Raffaele Urru, cantore di Burcei, al suo paese natale: solo la terra può scioglierlo, come nei riti antichi in cui un fazzoletto viene annodato e sepolto per suggellare un’unione indissolubile. Questo doppio significato guida una riflessione profonda sul paese: la pietra diventa simbolo di appartenenza, la voce si fa codice di memoria.
Burcei è figlio della roccia e la sua identità risuona nelle antiche gare poetiche in limba, negli is mutetus tramandati e raccolti in preziosi archivi sonori. Il paesaggio montano è aspro, a tratti lunare, e si apre a valle nei fiori di ciliegio. Su enormi massi ancorati al suolo si legge il passato di antiche civiltà di pietra, elemento fondante in Sardegna, usata per costruire e per delimitare, per separare e per comunicare. La civiltà nuragica parlava ai vivi e ai morti attraverso simboli e forme scolpite, divenute un codice visivo – quasi uno spartito – che ancora oggi è leggibile.
Pietra, canto, codice, memoria ispirano il lavoro di Sara Persico, che si confronta qui con spazi-testimoni di memoria e amplificatori di suggestioni. L’artista, in qualità di medium, lavora con il suono come materia viva, intrecciando registrazioni di canti e frammenti vocali provenienti da feste, gare e archivi con le voci del futuro, quelle dei giovani, invitati a esprimere il proprio rapporto con il territorio e la comunità attraverso il suono.
Ne nasce una performance sonora: stratificata, collettiva. Alla natura effimera del suono risponde la pietra incisa da Alison Darby: uno spartito tangibile, immortale, metafora del legame con la terra su cui poggia e dispositivo perpetuo di riattivazione – anche tecnologica – del suono.


Opere:
01.
Sara Persico, Nuù (1), 2025, libreria sonora collettiva.Per iniziare l’ascolto inquadra il QR Code.Chiesa campestre di Sant’Isidoro, Burcei (SU)

02. Sara Persico, Nuù (2), 2025, granito inciso, 180 × 130 × 40 cm.Scultura realizzata da Alison DarbyChiesa campestre di Sant’Isidoro, Burcei (SU)

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"NUÙ" È UN PROGETTO CHE UNISCE MEMORIA COLLETTIVA, TERRITORIO E POESIA IN UN NODO SIMBOLICO. UN ARCHIVIO VIVENTE NATO DALL’ASCOLTO, CHE RESTITUISCE UN RITRATTO SONORO DI BURCEI—TRA VOCI, PIETRA E IL RESPIRO DELLA NATURA CHE LO CIRCONDA.ㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤ

Sara Persico (Napoli, 1993) è una sound artist, compositrice e performer italiana il cui lavoro è incentrato sulla voce e sulla sperimentazione sonora. La sua pratica spazia tra elettronica analogica, field recordings e processione vocale. Ha conseguito una laurea in Canto e performance al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli nel 2012, e una laurea specialistica presso il Conservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna, nel 2015. Ha preso parte a numerose residenze artistiche internazionali, tra cui Mutant Radio, Tbilisi (GE, 2024); MusicBoard Berlin, Kampala (UG, 2023); Goethe Institut, Beirut (LB, 2023); Summersessions, Argentiera (IT, 2022); Amplify Berlin (DE, 2021); e Tempo Studio, Lisbona (PT, 2018).
Le sue performance sono state presentate in festival espazi tra cui Berlin Atonal, documenta fiftheen, Ballroom Blitz Beirut, CTM, Nyege Nyege Festival, Ormside Projects, Dancity Festival e Santarcangelo Festival. Ha collaborato con numerosi artisti quali l’ensemble vocale di Evelyn Saylor per lo show light years di Caterina Barbieri al Rewire Festival e al Southbank Centre di Londra, ma anche Elvin Brandhi, Andy Moor (The Ex), Tony Elieh, Ludwig Wandinger, Dirar Kalash e Francesca Grilli. Il suo EP di debutto, Boundary, è uscito nel 2023 per l’etichetta Karlrecords, mentre il suo ultimo album, Sphaîra, è stato pubblicato a febbraio 2025 da Subtext Recordings. È tra gli artisti selezionati da SHAPE+ Platform per il biennio 2023–2024, iniziativa europea a supporto della musica innovativa e delle arti sonore.


Burcei (SU)
Sardegna

Situato a 648 metri di altitudine, Burcei è il comune più alto della Sardegna meridionale. Sorge tra i monti Serpeddì, Genis e Sette Fratelli, e domina un paesaggio che spazia dal Golfo di Cagliari alle acque del Sarrabus. Circondato da boschi, montagne e sorgenti, il borgo conserva una natura in gran parte incontaminata, con inverni innevati e aria fresca tutto l’anno. Le sue origini risalgono all’epoca nuragica, come testimoniano i numerosi nuraghiNel Medioevo sorse l’insediamento di Santa Maria Paradiso, abitato da agricoltori e pastori. Dopo un lungo abbandono, il villaggio rinacque nel 1655 con l’arrivo di famiglie in fuga dalla peste, e nel 1692 con l’atto simbolico di Giacomo Ortu per conto del marchese di Quirra.Oggi Burcei è noto per le sue eccellenze agricole — ciliegie, olive e uva — e per la vitalità delle tradizioni agropastorali. Le feste di Santa Barbara e Santa Maria di Monserrat, patrona del paese, animano l’estate e rafforzano il legame tra passato e presente.


Si ringrazia: Dino Serra e tutta l’amministrazione comunale di Burcei, il gruppo folk “A passo antigu”.
Anna Pirisi

Anna Pirisi (Nuoro, 1991) lavora nel campo della gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. Ha conseguito la laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (DAMS) presso l'Università di Bologna e in Storia dell'arte presso l'Università di Cagliari, con un focus su arte contemporanea e decolonizzazione. Successivamente, ha ottenuto un master in Diritto ed Economia dell'arte e della cultura. Anna ha maturato esperienza in musei e gallerie d’arte in Sardegna, in Italia e all’estero, ricoprendo ruoli di curatela, mediazione culturale e gestione eventi. Attualmente lavora presso la Fondazione Costantino Nivola, dove continua il suo impegno nella divulgazione e promozione artistica.