Roberto Casti
Partitura per un futuro ritorno
a cura di
Alessia Delli Rocioli
Macchiagodena (IS), Molise
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Partitura per un futuro ritorno è un progetto artistico diffuso tra il centro di Macchiagodena e tre delle sue frazioni – Caporio, Incoronata e Santa Maria in Pantano – che mette in relazione i desideri della comunità contemporanea con la memoria emotiva del territorio. Il progetto nasce da un dialogo continuo con il territorio e con la comunità disseminata tra le varie borgate della zona, attivato attraverso tre laboratori di riscrittura collettiva del brano Lu Molisano in America, ideato negli anni Sessanta dal compositore locale Antonio Perrella. Durante questi incontri, l’artista ha invitato i partecipanti a immaginare un ritorno possibile, costruendo una contro-narrazione al silenzio lasciato dallo spopolamento. Dai laboratori sono emerse tre sezioni musicali distinte – ritmo, melodia e voce – che si traducono in tre opere diffuse tra le frazioni: un braciere accompagnato da tre sculture musicali racconta il ritmo, un poster restituisce la melodia su carta, un tavolo accoglie il nuovo testo, frutto della riscrittura. Oggetti funzionali e carichi di significato, disseminati nel territorio periferico di Macchiagodena come indizi di una narrazione collettiva. Al centro del progetto, nel Villaggio San Nicola – nucleo più antico del paese, oggi quasi disabitato – risuona la nuova versione della canzone. Il canto, frammentato nelle tre sezioni, proviene da tre case diverse, animate da luci verdi e nuovi elementi di arredo. La partitura, ora spezzata, potrà essere ascoltata per intero solo quando le persone che l’hanno registrata si ritroveranno insieme per suonarla. A raccogliere e restituire l’intera esperienza, un libro custodito nella torre medievale del paese. Non è solo documento, ma un’opera a tutti gli effetti: al suo interno convivono voci, gesti e tracce del processo artistico. Una partitura aperta, di cui ciascuno può appropriarsi. Il libro diventa così un dispositivo vivo di relazione, uno spazio in cui la memoria del processo si trasforma in risorsa condivisa per immaginare nuove forme di convivenza, creazione e cura.

Opera:
01.
Roberto Casti, Partitura per un futuro ritorno (Ritmo), 2025, braciere, incisioni su sculture musicali in ottone, ferro e acciaio, dimensioni variabili.
Santa Maria In Pantano, Macchiagodena (IS)

Il braciere è utilizzabile e i visitatori sono invitati a interagire con le sculture, che possono essere suonate.

02. Roberto Casti, Partitura per un futuro ritorno (Melodia), 2025, stampa digitale su carta, cornice in alluminio.
Bar Valleverde, Contrada Incoronata, 22, Macchiagodena (IS)

03. Roberto Casti, Partitura per un futuro ritorno (Voce), 2025, tavolo, legno e incisione su acciaio.
Caporio, Macchiagodena (IS)

04. Roberto Casti, Partitura per un futuro ritorno (Libro), 2025, libro d’artista, 22 x 17 cm.

Torretta medievale – Casa del Libro, Via Alfredo Notte, Macchiagodena (IS)
Il libro è consultabile, rivolgendosi direttamente alla sede della Casa del Libro

05. Roberto Casti, Partitura per un futuro ritorno, 2025, installazione site-specific, luci a LED, altoparlanti, suono, dimensioni variabili.
Villaggio di San Nicola, tra Via XI Febbraio e Via XXIV Maggio. L’opera è accessibile solo dall’esterno: i visitatori sono invitati ad ascoltare i suoni provenienti dalle tre case selezionate e a percorrere i vicoli dell’antico Villaggio di San Nicola, lasciandosi guidare dalle sue voci.

IL CANTO POTRÀ ESSERE ASCOLTATO PER INTERO SOLO QUANDO LE PERSONE CHE LO HANNO REGISTRATO SI RITROVERANNO PER SUONARLO INSIEME. L’OPERA È COMPOSTA DA FRAMMENTI: UN INVITO A UNA POSSIBILE UNIONE. STA A CHI VIVE LA REALTÀ IL COMPITO DI RICOMPORLI, DI RENDERE PRATICA L’IMMAGINAZIONE.

Roberto Casti (Iglesias, 1992) è un artista e musicista che vive e lavora a Milano, dove ha studiato Pittura e Visual Cultures all’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua pratica, che include linguaggi differenti – suono, performance, video, installazione e disegno – non persegue una coerenza formale, ma si fonda su un’indagine teorica e interpretativa della realtà, intesa come spazio di relazioni e convivenze. Nel 2014 co-fonda il collettivo transdisciplinare The Boys and Kifer, nato come band musicale fittizia, con cui sperimenta nuovi metodi di fare comunità attraverso la musica, in collaborazione con artisti, musicisti e teorici. Ha esposto e collaborato con numerose istituzioni e spazi indipendenti, tra cui: MACRO, Roma; Casa degli Artisti, Milano; Museo Nivola, Orani; MAN, Nuoro; FRAC Corsica, Francia; Marsèlleria, Milano; PAV – Parco Arte Vivente, Torino; OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino; e l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Ha pubblicato testi critici e teorici su diverse riviste e, nel 2023, ha partecipato alla realizzazione del volume collettivo Soft Crash, edito dal MACRO di Roma. Nel 2024 ha preso parte alle residenze artistiche presso Hangar a Lisbona (PT) e CBI – Communities Between Islands, progetto in collaborazione con Archipelago Network (Syros, GR), Providenza(Corsica, FR) e Cherimus (Sardegna, IT).

Macchiagodena (IS)
Molise

Arroccato su uno sperone roccioso a oltre 800 metri, Macchiagodena domina la valle del Biferno con viste spettacolari su Mainarde e Matese. Conosciuto come “il balcone del Molise”, il borgo ha origini medievali ed è stato feudo dei conti di Molise e dei Di Capua. Il castello longobardo, residenza nobiliare, è oggi simbolo del paese e sede di eventi culturali e turistici.Nel centro storico, tra vicoli, case in pietra e scorci pittoreschi, spicca la Chiesa di San Nicola con il suo pregevole portale e le opere d’arte.Macchiagodena è tappa del “Cammino di San Francesco Caracciolo”, meta di un turismo lento e sostenibile attratto da natura incontaminata, silenzio e autenticità.
La vocazione culturale è rafforzata con il progetto “Una panchina per i libri”, che fa del castello un luogo di lettura e incontro.Ricca la tradizione popolare, con la festa di San Nicola e quella della Madonna della Macchia. La cucina locale offre caciocavallo, salumi e piatti al tartufo, espressione della sua identità contadina e genuina.


Si ringrazia: Comune di Macchiagodena, Sindaco Felice Ciccone e amministrazione comunale, Pro Loco Macchiagodena e Anita Manocchio, Associazione Sagra della Polenta, Bar Valleverde, Don Angelo e la parrocchia, Christian Del Paggio, Marco Vialardi, Barbara Ciardiello, Amanda Servadio, Giacomo Nigro, Raffaele Nuzzolillo. Un ringraziamento speciale a Lorenzo Notte e ai partecipanti ai laboratori: Francesco Paoliello, Giuseppe Massaro, Vanessa Di Mella, Danilo Carile, Nicola Notte, Luca Rossi, Anthony Ciccone, Valentina Notte, Marialuisa Di Lollo, Ludovica Giancola, Doriana Di Paolo, Gianna Barile, Sergio Pinelli, Nicola Giancola, Biagio Ciccone, Tonino Massaro, Alessandro Perrella, Angela Terrigno, Gina Di Paolo, Marta Paoliello, Katia Ciccone, Endriu Verdile.
Alessia Delli Rocioli

Alessia Delli Rocioli (1998) è ricercatrice di pratiche artistico-culturali; le sue ricerche prendono forma tramite la curatela, la scrittura critica e di racconti. Si laurea in Storia dell’arte con una tesi che indaga il rapporto tra ‘azione poetica e azione politica’ nell'Italia degli anni ‘70. Negli anni, ha sviluppato una profonda sensibilità verso gli atti performativi, le attività laboratoriali e le pratiche editoriali, collaborando come curatrice e art producer con vari progetti artistici e musei. Dal 2021 è curatrice di Unpae, un progetto artistico non-profit che sostiene e mette in relazione artistə, curatricə e ricercatricə di ogni sorta, promuovendo uno spazio di discussione libera e inclusiva ai margini del sistema artistico.