Una Boccata d’Arte 2024
Dal 22 giugno al 29 settembre
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UNA BOCCATA D'ARTE. 20 ARTISTI, 20 BORGHI, 20 REGIONI.

UNA BOCCATA D'ARTE GIUNGE QUEST'ANNO ALLA SUA QUINTA EDIZIONE, CON 100 BORGHI E 100 ARTISTI COINVOLTI DAL 2020. UN INVITO AL VIAGGIO E ALLA SCOPERTA DI LUOGHI INASPETTATI, LONTANI DAI CIRCUITI TRADIZIONALI DELL'ARTE CONTEMPORANEA, ATTRAVERSO UN DIALOGO INEDITO CON IL TERRITORIO.
Borghi
Bassiano (LT), Lazio Berceto (PR), Emilia-Romagna Dolcedo (IM), Liguria Gioia dei Marsi (AQ), Abruzzo Guardialfiera (CB), Molise Letino (CE), Campania Magrè sulla Strada del Vino / Margreid an der Weinstraße (BZ), Trentino-Alto Adige / Südtirol Motta Filocastro - fraz. Limbadi (VV), Calabria Otricoli (TR), Umbria Palazzo Pignano (CR), Lombardia Paluzza (UD), Friuli Venezia Giulia Poggiorsini (BA), Puglia Porto Levante - fraz. di Porto Viro (RO), Veneto San Ginesio (MC), Marche San Sebastiano Curone (AL), Piemonte Sant’Angelo Muxaro (AG), Sicilia Sasso di Castalda (PZ), Basilicata Sedilo (OR), Sardegna Serre di Rapolano - fraz. di Rapolano Terme (SI), Toscana Verrès (AO), Valle d'Aosta
Artisti
Nicola Baratto e Yiannis Mouravas Tiphaine Calmettes Mariona Cañadas e Pedro Murúa Beatrice Celli Adji Dieye Ode de Kort Giulio Locatelli Andrea Martinucci Emanuele Marullo Villiam Miklos Andersen Caterina Morigi Lulù Nuti Agostino Quaranta Sóley Ragnarsdóttir Beatriz de Rijke Elena Rivoltini Virginia Russolo Augustas Serapinas Sofia Silva Sasha Tishkov
2024
I progetti
Nicola Baratto e Yiannis Mouravas
Legame immisurabile
Sant’Angelo Muxaro (AG)
Sicilia
a cura di Giulia Monroy

Immaginando nuove funzioni che i reperti archeologici potrebbero avere nello spazio pubblico, l’opera reinterpreta i vasi rinvenuti nella necropoli locale come supporti di una panchina a spirale dove avvieneun legame immisurabile di chiacchiere e carezze estive, tra cicale e stelle cadenti.

Tiphaine Calmettes
They Are Looking at Us
Porto Levante - fraz. di Porto Viro (RO)
Veneto
a cura di Giovanni Giacomo Paolin

Il mare ha da sempre alimentato l’immaginazione nella creazione di storie fantastiche e creature misteriose. Sulla terra viviamo nella comodità di abbandonarci a questi giochi mentali ed è per incoraggiare questa opportunità che nasce l’idea di panchine che possano essere luogo di incontro tra finzione e realtà.

Mariona Cañadas e Pedro Murúa
Mandi Mandi. L’intreccio diventa suono
Paluzza (UD)
Friuli Venezia Giulia
a cura di Marta Oliva

Il fiume, la foresta, il saluto sono intrecciati per collegare i villaggi, attraverso il suono. Ispirati dalle villotte, i canti che hanno accompagnato e modellato il territorio, abbiamo raccolto i suoni che derivano dalla vita quotidiana e, simbolicamente, li abbiamo caricati nelle gerle per tessere un paesaggio sonoro collettivo.

Beatrice Celli
La Camminata dei Corpi Salienti
San Sebastiano Curone (AL)
Piemonte
a cura di Camilla Pinoli

La Camminata dei Corpi Salienti è una tradizione inventata, un lento avanzare che trasforma l’eredità delle vie del sale in incantesimo collettivo, un canto di riconciliazione fra corpi viventi e paesaggio, illuminando nuove strade di armonia e proteggendo i luoghi di scambio dalle energie negative.

Adji Dieye
Can you see me? Mi vedi? Kannst du mich sehen?
Magrè sulla Strada del Vino / Margreid an der Weinstraße (BZ)
Trentino-Alto Adige / Südtirol
a cura di Valerio Panella
Ode de Kort
(ㅤㅤ)
Otricoli (TR)
Umbria
a cura di Giovanni Rendina

() si muove in cerchi, girando intorno a ciò che conosciamo e a ciò che non conosciamo. () segna uno spazio, un’apertura, un punto di vista. Indica qualcosa, e allo stesso tempo ci mostra qualcosa che non c’è, uno spazio vuoto, qualcosa da riempire o da lasciare aperto?

Giulio Locatelli
Circo tessile
Sasso di Castalda (PZ)
Basilicata
a cura di Roberta Mansueto

Così come i fili intrecciati compongono un tessuto, le relazioni umane si intrecciano per formare il tessuto della società. Ogni nodo rappresenta un incontro, un’esperienza condivisa, un legame tra individui. Circo tessile è così simbolo tangibile della forza e della bellezza della collaborazione.

Andrea Martinucci
Il tempo, come frusta
Letino (CE)
Campania
a cura di Giulia Pollicita

Ho identificato il bar come luogo ideale per esplorare la tensione tra memoria, deformazione e pettegolezzo. Il mio orecchio conserva le storie di resistenza delle persone che ora so chiamare per nome. Sarò il custode dei segreti, come se avessi fatto un patto con le montagne che mi hanno accolto.

Emanuele Marullo
I figli di Afelio
Poggiorsini (BA)
Puglia
a cura di VOGA Art Project - Nicola Guastamacchia e Flavia Tritto

I figli di Afelio è un’immagine mitologica che richiama un luogo cosmico: il punto orbitale più distante dal Sole. Al contempo, è uno sguardo posto su un orizzonte molto vicino, terreno e vitale.

Villiam Miklos Andersen
Rock Hard Milk
Serre di Rapolano - fraz. di Rapolano Terme (SI)
Toscana
a cura di Gabriele Tosi

In un’ex latteria, l’installazione esplora gli oggetti del desiderio passati e presenti di Serre: mentre il neon risuona con le radici della città nel travertino — formato nel corso dei millenni da calcio compresso — le sculture a forma di slot machine evocano l’essenza della regione con il profumo e la consistenza del cipresso e del cedro.

Caterina Morigi
Sibillina
San Ginesio (MC)
Marche
a cura di Matilde Galletti

A volte serve rimpastare i dettagli per ottenere una nuova narrazione. Questo ci fa accorgere di quali parti del passato comunicano ancora con noi, con i nostri occhi del presente. Ho raccolto suggestioni visive da San Ginesio, formulando un racconto imprevisto, per mettere alla prova gli elementi in una caccia al tesoro di segni.

Lulù Nuti
È tutto vero
Motta Filocastro - fraz. Limbadi (VV)
Calabria
a cura di ALTROVE - Vincenzo Costantino e Ehab Halabi Abo Kher

Esiste una porta invisibile che cigola non appena uno sconosciuto varca la soglia. Un suono dalle frequenze inudibili per lo straniero, avverte i mottesi dell’arrivo dell’ospite. Non mi sorprenderebbe se, nel punto dove l’asfalto si tramuta in pietra, mi chiedessero di togliermi le scarpe.

Agostino Quaranta
Quanto potrebbe costare il ritorno del lago?
Gioia dei Marsi (AQ)
Abruzzo
a cura di Andrea Croce per Threes

Ispirandomi alle parole di Evidio Agostinoni “Quanto potrebbe costare il ritorno del lago?… Sogno Sentimentale!”, il progetto è un viaggio sentimentale e riflessivo, un invito a considerare il valore della nostra eredità naturale e a ponderare le implicazioni degli interventi dell’uomo sul mondo che ci circonda.

Sóley Ragnarsdóttir
Sign of Care
Berceto (PR)
Emilia-Romagna
a cura di Sofia Baldi Pighi

Conoscere i nomi dei tuoi vicini e delle rocce che definiscono il paesaggio ha un grande valore, così come conoscere i nomi degli uccelli, dei fiori e dei funghi può renderci più attenti a loro. Questa familiarità può indurci a camminare più lentamente, con più delicatezza e fermarci per incontrare persone, animali e specie.

Beatriz de Rijke
The Sacred Ordinary
Guardialfiera (CB)
Molise
a cura di Michele Tiberio per Threes

Esplorare tutti gli aspetti di una corrispondenza intricata; dove la profonda spiritualità storica, la quotidianità ignorata e le voci presenti di Guardialfiera si incontrano giocando, è stato il mio personale entusiasmo e piacere. Spero che il mio lavoro coinvolga, connetta e renda felici.

Elena Rivoltini
Archive of Voices
Bassiano (LT)
Lazio
a cura di Irene Angenica per Threes

Vorrei riflettere sul concetto di curatela come insieme di pratiche che si prendono cura di un luogo e della comunità che lo abita, creando spazi di ascolto e condivisione. Archivio affettivo, rivendicazione delle storie minori e pratica di immaginazione collettiva.

Virginia Russolo
Campanacci del solstizio (Sos sonazos de primu istíu)
Sedilo (OR)
Sardegna
a cura di Emanuela Manca

Il Carnevale ci ricorda che una nuova vita può nascere solo dal completamento di un ciclo vitale precedente. Partendo da un rito sacrificale apotropaico di Sedilo, ho utilizzato grassi animali, ossa e la tradizione della fabbricazione dei campanacci per amplificare le tensioni che regolano la vita agro-pastorale.

Augustas Serapinas
Aosta Valley Wooden Collars From Lithuania
Verrès (AO)
Valle d'Aosta
a cura di Matthew Noble

L’architettura vernacolare lituana mi interessa da tempo. Pensando alla casa lituana come elemento mobile, vedo il potenziale del dialogo materiale che viaggia attraverso culture ed eredità diverse, dalla Lituania all’Italia. Da un tronco a un oggetto. Da un pezzo di muro al manico del collare in legno.

Sofia Silva
Melania pieve mostarda
Palazzo Pignano (CR)
Lombardia
a cura di Edoardo De Cobelli

Dipingere per un luogo di culto così familiare e quindi delicato per i cittadini di Palazzo Pignano è stata una fonte di scrupoli per me nuova e feconda. La mia produzione pittorica accoglie una matrice cristiana, mi sono interrogata intorno alle possibilità di evidenziarla.

Sasha Tishkov
Her Branches on the Ground, Her Roots in the Sky
Dolcedo (IM)
Liguria
a cura di Virginia Lupo

Il progetto si ispira alla storia millenaria dell’ulivo e al suo legame con l’uomo, responsabile della sua domesticazione e coltivazione. Le tre opere fanno luce sulla storia e sull’utilizzo diversificato dell’olio d’oliva, riflettono inoltre sul lavoro collettivo e sulla lotta dei contadini per la coltivazione degli ulivi nel Mediterraneo.